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#PorposteDiLettura: L’isola dei ricordi perduti di Samantha M. Clark

L'isola dei ricordi perduti Samantha M. ClarkL’isola dei ricordi perduti
Samantha M. Clark

Editore: Mondadori
Pagine: 300
Prezzo: € 17.00, ebook € 8.99
Età: da 10 anni in su

Un ragazzo si risveglia su una spiaggia. Il luogo gli appare deserto e sconosciuto, e lui non sa come è arrivato fin lì. Di più: non sa chi è. Non ricorda nulla, né da dove viene, né il proprio nome. Quando vede una luce apparire all’orizzonte, al di là degli alberi che costeggiano la spiaggia, decide di seguirla: è sicuro che quella luce sia un segnale che gli indica la strada verso casa. Inizia così un viaggio in cui la lotta per la sopravvivenza si intreccia alla ricerca di se stesso. Un pericoloso viaggio che lo costringerà a guardare in faccia le sue più intime paure, e a compiere una scelta cruciale: per poter tornare a casa, da coloro che ama.

#ProposteDiLettura: Dragon Game di Luca Azzolini

Dragon Game di Luca AzzoliniDragon Game
Luca Azzolini

Editore: Einaudi
Pagine: 160
Prezzo: € 12.00
Età di lettura: 12 in su

Saprai affrontare tutte le tue paure? Provaci…

Inizia Dragon Game. Samuel sa bene che un sacco di paure gli «tremano» contro. A scuola le cose non vanno bene, né con i compagni né con gli insegnanti. La prima media è dura, ed è così che scopre Dragon Game. Ne parlano tutti – anche Sarah, la sua unica amica – e l’app lo conquista subito, appena vede la creatura che lo guiderà nel gioco: un drago bianco. Dopo un duro scontro con un gruppo di bulli che gli dà il tormento, però, schiacciato dal terrore, Samuel si ritrova catapultato nel gioco, in un mondo fantastico e selvaggio dove lo attende una sfida incredibilmente ardua: affrontare tutte le sue paure. Per vincere dovrà scoprire il coraggio che risiede in lui. Prima che sia troppo tardi. Prima che il tempo scada. Prima di rimanere prigioniero del gioco.

Altri libri di Luca Azzolini

Don Ciotti, un’anima Libera di Luca Azzolini

Intervista: il blog Racconti in cerca di lettore parla con Moony

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Beatrice e Greta, del blog Racconti in cerca di lettore, parlano con Moony della sua esperienza di lettrice e scrittrice.

Che tipo di lettrice sei? Che tipo di libri preferisci?

Sono una “multilettrice”, nel senso che leggo due o tre libri nello stesso periodo. Magari a giorni alterni. Questo mio modo di approcciarmi ai libri nasce tanto tempo fa, quando frequentavo la facoltà di filosofia. I saggi filosofici richiedevano concentrazione, così mi dilettavo ad alternarli con testi di psicologia e pedagogia. Ora rileggo gli antichi filosofi greci e li alterno con romanzi di varia natura, dal thriller al romanzo storico. È molto difficile che un solo testo mi rapisca in solitaria tanto da terminarlo in due giorni.

Scopri di più sul loro blog, qui

Ai tempi del virus. Cento voci tra sentimenti e realtà

Moony partecipa al progetto ai tempi del virus con il breve racconto “Lo svelamento del bruco”. La raccolta, che include 100 firme prestigiose, è ora disponibile gratuitamente in ebook.

Ai tempi del virus. Quando la nostra vita non fu più quella. Cento voci tra sentimenti e realtà

ai trump del virus cento voci all around edizioniEdizioni All Around
Pagg. 368
Prezzo € 10,00

“Cento voci tra sentimenti e realtà”, il sottotitolo aggiunto a questa edizione, ci racconta che questa volta, a prestare la propria firma, sono ben 100 autori: giornalisti, scrittori, militari, medici, politici, religiosi, economisti, storici, sociologi che, in assoluta libertà, si sono cimentati in un’opera collettiva unica nel suo genere. Questo libro è un viaggio, a tratti fiabesco, a tratti amaro, nelle sensazioni, negli stati d’animo, nelle angosce e nelle speranze che hanno accompagnato la nostra cattività.

È un modo per salutare il ritorno a una “normalità” che sotto molti aspetti non sarà più, inevitabilmente, quella che ci lasciamo alle spalle e per scandagliare con consapevolezza e spirito critico, talvolta anche con ironia, le mille sfaccettature della fase che abbiamo vissuto e di quella che ci attende.

Scrittura: lezioni, corsi e workshop online

Scrittura: corsi e workshop online

A giungo e luglio Moony continua con le lezioni individuali su Skype.

In collaborazione con Metis, però, l’offerta si allarga con corsi e workshop e l’aggiunta di altre due incredibili insegnanti, le scrittrici Cecilia Randall e Roberta Dieci.

Per informazioni, contattare l’insegnante ai seguenti recapiti:
Moony Witcher: sestaluna@moonywitcher.com
Roberta Dieci: metis.lezioni@gmail.com
Cecilia Randall: workshop@ceciliarandall.it

Ricordi – 10 – LA DONNA CHE VOLA di Moony Witcher

Ho un ricordo nitido della mia infanzia. Anche dei primissimi anni.
Scene, rumori e profumi che ancor oggi mi tengono compagnia.
Dieci brevi racconti che ora dedico a tutti coloro
che nel “Tempo del Coronavirus” possono leggere in pochi minuti.

Ricordi - 10 - LA DONNA CHE VOLA di Moony Witcher - racconto a puntate di Moony WitcherMi ero preparata per quel giorno così speciale chiudendomi per ore dentro l’armadio. Con spago e una manciata di puntine ero riuscita ad attaccare all’interno una torcia a pile che penzolava come un lampadario artigianale. Raggomitolata sul fondo leggevo avidamente i romanzi di Verne e De Amicis ma quello che preferivo era “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll. L’avevo letto così tante volte che lo sapevo a memoria. L’anomalo rifugio dell’armadio non fu accettato da mia madre. Non capiva perché mi nascondessi per leggere, gettando sul pavimento gonne e cappotti. L’armadio non era più quel mobile che conteneva vestiti. Ma conteneva solo me e le pagine da leggere.
In effetti era difficile farle capire che avevo bisogno di un luogo stretto e piccolo per poter viaggiare con la mente. Per rinascere standomene china sui libri, una posizione che assomigliava molto ad un feto quando sta dentro la pancia della mamma.
La lettura diventò per me la possibilità di avere un’altra vita. Quella dove l’avventura, la magia e la fantasia aiutavano a superare paure e dolori.
I libri mi davano quella forza che cercavo. Il coraggio di mostrare che non ero così sciocca come diceva la maestra di quinta elementare.
Sì, forse non sapevo risolvere bene i problemi di matematica.
Sì, forse non capivo il senso della geometria. O meglio, comprendevo tutto ma non m’importava dimostrarlo. C’era quell’onda nera che mi travolgeva. Una marea che saliva dentro di me tanto da farmi annegare di lacrime. Erano già trascorsi degli anni dalla morte di mia sorella ma quel dolore si ripeteva ogni giorno e spiegarlo agli adulti era impossibile.
Anche perché, gli adulti, troppo spesso dimenticano di essere stati bambini.
Insomma, dovevo essere forte e superare l’angoscia. Dovevo riempirmi di gioia e meraviglia per affrontare la donna che vola.
I libri sapevano darmi ciò che mancava.
E poi, andare davanti a colei che aveva sfidato il cielo, non era affatto un’occasione banale. Quanti altri bambini avrebbero potuto farlo?
Eccitata a mille avevo guardato la sera prima il telegiornale assieme ai miei genitori, e le immagini di quella signora speciale scorrevano come in un film.
“Domani a pranzo la incontrerai”, disse mio padre gongolandosi sulla poltrona.
E così fu.
M’incamminai con una mano dentro a quella di mio padre e con l’altra stringevo un peluche di giraffa. Ero emozionata in mezzo a tanta gente seduta attorno a lunghi tavoli imbanditi di leccornie e fiori.
Il ristorante dell’Hotel Bonvecchiati, a pochi passi da campo San Luca, era affollatissimo!
Lei, bionda, con la divisa dell’aeronautica sovietica, allargò le braccia e mi venne incontro. Le porsi la giraffa e l’interprete subito le tradusse la timida frase che ero riuscita a dire: “E’ per sua figlia”.
Eh sì, Valentina Tereshkova, bellissima astronauta, prima donna andata nello spazio nel 1963, ora era davanti a me.
Prese la giraffa, sorrise e ringraziò. Poi si chinò e mi baciò sulla guancia destra.
Rimasi a fissarla inebetita. La donna che vola era proprio una persona in carne ed ossa, non un personaggio inventato! Sapere che era salita oltre le nuvole mi procurava una gioia indescrivibile.
Se lei era riuscita a toccare le stelle. Se aveva visto la luna da vicino, allora anch’io potevo farlo. Potevo volare là in alto, nell’infinito e sconosciuto universo. Volare lontano dai dolori e dalla realtà che non mi apparteneva. Sono sicura che tutta la fantasia che ora scrivo nei romanzi per bambini viene da là. Dalla mia infanzia di libri letti con voracità, di giochi con le amiche, di solitudini buie e sofferenze che segnano la vita e lasciano profonde cicatrici.
Il volo è difficile per tutti. L’importante è saper spalancare le ali e mai temere di cadere. E’ accettare di crescere e capire la vita, senza però dimenticare di essere stati bambini.
E sempre quel giorno capii anche questo. Al ritorno dal pranzo mio padre non mi tenne più per mano: “Cammina al mio fianco. Ma da sola”.