Tutti gli articoli di Carlotta

Speak.Le parole non dette.

Fatevi una domanda: se smetteste di parlare quanto tempo sarà necessario prima che qualcuno se ne accorga? Un’ora. Un giorno. Una settimana. Un mese. O un intero anno scolastico. Nel frattempo potete rispondere si o no alle domande, dire il vostro nome. Ma questo è forse parlare?

Una ragazza nella sua stanza si dipinge la labbra come se fossero sigillate da del filo spinato. Un segreto le resta chiuso nella gola. La gola le fa male.

 E’ il primo giorno di scuola, il pulmino sbuffa davanti la fermata di casa. Melinda Sordino è il nome della ragazza, ma tutti la chiamano Spia perché durante una festa è stata lei a chiamare la polizia e alcuni sono stati arrestati. Gli sguardi sono cattivi, così come la parole che le poche persone che non la ignorano le dicono. A casa la situazione non migliore. Non resta che nascondersi sotto le coperte, immaginandole come un rifugio inviolabile, chiudersi nell’armadio per sfogare la rabbia, o creare un mondo fatto di alberi negli scantinati della scuola. Un’altra soluzione è entrare in ospedale, fingersi ammalata per tentare di riposare.

Ma i ricordi corrono, raggiungendola ovunque si trovi. Il silenzio urla disperato in assoluta solitudine. Nessuno capisce. Nessuno. Come spesso accade è l’arte ha mostrare il primo spiraglio di luce.

Con l’arte puoi utilizzare ciò che ti ferisce per creare qualcosa di nuovo. E sarà proprio un professore ribelle, un vero artista che odia dare i voti agli studenti ad ascoltare il segreto terribile di Melinda.

Il potere delle parole è questo; nel momento in cui le pronunci le condividi, condividere significa alleggerire il tormento ad esso legato. Quando le parole le ripeti a voce alta sembrano più vere, maggiormente reali se qualcuno le ascolta insieme a te. Durante quella festa, quando Melinda chiamò la polizia, per qualche minuto piovve e fu allora che Melinda inciampò in un tenero bacio, ma la tenerezza scivolò via diventando fango. Melinda non riuscì a urlare perché le tapparono la bocca. Da quella festa ritornò a casa da sola, con le scarpe in mano, il rossetto sbavato e schegge invisibili nella gola custodi di un segreto. In silenzio. Un libro speciale, sensibile,a cui voler bene come ad un amico conosciuto per caso.

Tutta colpa del Prof di Anita Book

Sarah è una diciannovenne alle prese con l’università e con il resto del mondo che la sta aspettando crescere. È una ragazza di un’esuberanza speciale che vi accoglierà nel suo mondo con un dolce, dolcissimo sorriso. Sarah ci racconterà la sua vita di giovane studentessa alle prese con una struggente storia d’amore. Lui è il suo professore, giovane uomo che incarnerà le sembianze di un angelo, tanto è bello. Tutto appare “fantastico”: Sarah è bravissima a disegnare con le parole la sua vivace realtà. Ci presenterà i suoi genitori, i suoi compagni, la sua migliore amica Martina.Vi ritroverete in casa sua mentre discute con i genitori, o nelle aule dell’università o al bar. Sarete testimoni della grandezza del sentimento che avvolge lei e il suo prof. Attenzione, però, non distraetevi, sarete coinvolti nella rappresentazione e, all’improvviso, Sarah vi farà una sorpresa. In fondo la vita è piena di sorprese; il segreto per affrontare situazioni inaspettate sta forse nella grande vitalità che Sarah esprime come tutti i suoi coetanei: la sensazione di vivere in una realtà parallela, con le sue forme, con il suo linguaggio, con le più scanzonate e rosee prospettive. E con uno schermo buio, che Sarah riaccende subito e velocemente lo riempie di colore.

jukebox letterato

L’idea è tanto semplice quanto geniale: recitare poesie e incipit di romanzi a richiesta, per pochi spettatori- al massimo quattro- che possono scegliere tra circa cinquecento poesie e più di 200 romanzi.

Istruzioni per l’uso: ci si ferma, si sceglie da una sorta di catalogo, dove i brani e le poesie sono divisi per autore e per argomento, ci si siede su delle bellissime sedie piene di parole e si indossano delle cuffie, ammettiamolo sono degli imbuti da tanica rivestititi elegantemente con del velluto rosso sipario, frutto anch’esse dell’estro dell’attrice, in modo da poter ascoltare la sua voce amplificata in modo naturale e come un cordone ombelicale, senza il disturbo di rumori esterni.

L’effetto è davvero emozionante: la singolarità dell’idea, la bravura di Rosetta Martellini, attrice di prosa e docente di dizione poetica, e il carattere “estemporaneo” rendono questa esperienza unica, una lettura personalizzata, un incontro intimo, confidenziale e sorprendente.

L’esperimento si rivela così una bella dimostrazione d’amore per la poesia, troppo spesso rinchiusa in nicchie elitarie, come se davvero fosse per pochi. La poesia resta una zona off, un segmento elitario della cultura, una roba per pochi, aulica, ermetica, demodé, intimista, fuori luogo e fuori tempo.

Il Juke-box di poesia non è uno spettacolo teatrale e non è teatro di strada, non è un reading di poesia, perché è il pubblico a scegliere cosa vuole ascoltare, ma è una animazione poetica, una “cura” inaspettata, un virus in espansione, una contaminazione sana e leggera, che può andare avanti per quasi 3 ore coinvolgendo il pubblico di tutte le età.

Rosetta Martellini è riuscita a portarla in strada e farla vivere con la semplicità e la generosità dei “santi”, che “non sanno quello che fanno” ma lo fanno perché sono guidati da una “rivelazione” che non possono abbandonare.

Bryan di Boscoquieto e la maledizione di Morpheus

È oscura e sotto il segno del Demonio la nascita di Morpheus, il fondatore della Baia. Sua madre si gettò da un campanile prima che lui venisse al mondo e ad allevarlo fu Lilith, considerata una strega dalla gente del villaggio. Ma da quel giorno sono trascorsi tanti anni e molto è accaduto. Ora Morpheus giace completamente immobilizzato, mentre fitte lancinanti gli dilaniano il corpo. È forse ostaggio del suo eterno nemico, l’Insorta, il leader della Comunità ribelle? Oppure l’Inferno ha spalancato le sue fauci per accoglierlo? Bryan, un tempo suo discepolo, ha finalmente ottenuto la Chiave per accedere al Talismano. Insieme alla ragazza Leila e all’amico Kyl, deve custodirla finché non potrà apprenderne i segreti dal suo artefice, Eos. Solo grazie al Talismano riuscirà a fermare l’opera malvagia della Baia. Ma Bryan ha quindici anni, teme di non essere all’altezza del compito che lo attende, e una preoccupazione lo assilla: l’influsso potentissimo del Talismano potrebbe forse trasformarlo in un mostro peggiore di Morpheus? In una costante lotta tra il Bene e il Male, Morpheus e Bryan continuano a fronteggiarsi nel terzo atto di questa saga. Riuscirà Bryan a sferrare l’attacco decisivo contro le forze oscure?

Federico Ghirardi vive in Val di Susa. Frequenta il secondo anno della Facoltà di Lettere all’Università di Torino. Ha esordito nella narrativa a sedici anni con Bryan di Boscoquieto nella terra dei mezzidemoni e con il secondo libro della saga, Bryan di Boscoquieto e il Talismano del Male, ha vinto il Premio Nazionale di Arti Letterarie 2009.

amore e zombie…nella Foresta degli amori perduti.

Nel mondo di Mary ci sono delle semplici verità. La Congregazione delle Sorelle sa sempre cos’è meglio. I Guardiani proteggono e servono. Gli Sconsacrati non cederanno mai. E bisogna sempre sorvegliare il recinto che circonda il villaggio. Il recinto che protegge il villaggio dalla Foresta degli amori perduti e da coloro che la abitano, gli Sconsacrati. Ma poco a poco le verità di Mary crolleranno. Imparerà cose che non avrebbe mai voluto sapere sulle Sorelle e sui loro segreti, sui Guardiani e sul loro potere. E quando il recinto verrà aperto e il suo mondo cadrà nel caos, conoscerà gli Sconsacrati e il loro mistero. Dovrà scegliere tra il villaggio e il proprio futuro, tra colui che ama, Travis, e chi è innamorato di lei, Harry, il fratello maggiore di Travis. E dovrà affrontare la verità sulla Foresta degli amori perduti e sul destino di sua madre, sparita anni prima. Può esserci vita al di fuori di un mondo circondato da così tanta desolazione? Si può continuare ad amare in una situazione di continuo pericolo?

MAREMÈ

“I bambini al mare sembrano bestiole più che altrove, pesciolini desiderosi solo di tuffarsi in acqua e rotolarsi nella sabbia. E questo è bene che facciano. Ma i bambini sono anche filosofi e di certo, guardando il mare, fra un tuffo e l’altro, si chiedono cosa sia mai quel mondo diverso da ogni altro, piatto e azzurro fino all’infinito, senza case, strade, monti, segni d’uomo… “

Questo è un libro di immagini e poesie sul mare nate per i bambini, ma anche per i grandi, che in piedi su una spiaggia si siano sentiti almeno una volta, pesci fuor d’acqua.

Queste le parole di Bruno Tognolini, che ancora una volta si conferma uno dei maggiori poeti italiani contemporanei.

Le immagini intense e sognanti di Antonella Abbatiello aggiungono poesia a poesia in un duetto straordinario dedicato ai bambini che guardano il mare.

Zoe & Chloe – Amori e altre catastrofi

Zoe e Chloe sono due quindicenni che affrontano i problemi in modo molto creativo. Quando si rendono conto che gli unici ragazzi che potrebbero accompagnarle a un ballo di beneficenza sono degli “sfigati”, si spacciano per selezionatrici di personale in cerca di aspiranti life coach tra cui scovare i loro cavalieri.

Questo è solo l’inizio di una girandola di situazioni piuttosto familiari per le adolescenti d’oggi, dal babysitting ai problemi di paghetta, dalla difficoltà ad avvicinare i coetanei che piacciono al rapporto con gli adulti, ma l’autrice, Sue Limb, riesce a portarle sull’orlo dell’inverosimile, incastrando nella trama molti eventi, moltiplicando i personaggi bizzarri e giocando sulle conseguenze delle bugie sempre più grosse che le protagoniste sono costrette a dire, per coprire le precedenti. La lettura del romanzo scorre piacevole, e i momenti esilaranti sono spesso seguiti da passaggi introspettivi su manie e ossessioni tipicamente adolescenziali. L’autrice riesce così a trattare con tocco lieve problemi seri come quello dei debiti contratti dagli adolescenti per permettersi uno stile di vita insostenibile, o il terrore di essere giudicati male in situazioni sociali dove vigono regole non scritte ma ferree.

info tratta da Editoria per ragazzi