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Trattatato sulle fate

La Casa editrice Cairo Editore porta in libreria un antico e prezioso trattato dedicato ad alcune delle più famose creature fantasy scritto più di cinquecento anni fa da Ismael Merindol e riportato in vita dal giornalista francese Edouard Brasey.

Ricordate quelle dolci e protettive signore con il cappello a punta e l’abito tempestato di stelle che popolavano le fiabe della nostra infanzia, le fate? Dimenticate per un momento Cenerentola e la Bella addormentata, e venite a scoprire la vera natura delle fate nel «loro mondo reale», un mondo che non è affatto lontano, ma è intorno, sopra e sotto di noi.

A scortarvi in questo viaggio straordinario è un erudito dalla vita avventurosa, uno studioso che attraversò l’Europa tra il Quattrocento e il Cinquecento, autore di scritti che ispirarono Leonardo, Rabelais e Paracelso. Chi meglio di Ismael Mérindol, changelin, cioè figlio di una fata, può condurvi nei meandri di questo cosmo magico, in cui ciascuno dei quattro elementi (Aria, Terra, Fuoco, Acqua) ospita creature diverse ma sempre affascinanti, come Ondine e Silfidi, Gnomi e Salamandre? Chi meglio di lui può farvi conoscere i segreti del Piccolo Popolo, l’amore delle fate, i loro delicati rapporti con gli umani, le leggende e i miti sui tesori degli Gnomi, l’arcano della lunga vita, qualche creatura meno benigna che si aggira tra boschi e torrenti?

Con l’ausilio di altri antichi testi, in cui il fantastico sposa la filosofia, seguirete le orme dell’autore nella scoperta di un mondo dove sottile è il confine tra il sogno e il reale. Perché, come ricorda Mérindol, «nulla esiste che non sia stato sognato».

L’AUTORE

Edouard Brasey è nato a Marsiglia nel 1954. E’ stato giornalista prima di dedicarsi completamente alla scrittura. Da più di quindici anni esplora i mondi dell’immaginario e i territori dell’invisibile, ha al suo attivo numerosissime opere.

Scrittore, cantastorie, attore e sceneggiatore, Edouard unisce al rigore scientifico della ricerca la forza dell’ispirazione e della creatività, impiegando la magia della penna, dei gesti, del corpo e delle parole per riportare in vita i mondi fantastici, misteriosi e poetici che gli ispirano i miti, il folklore, le leggende e le favole di tutto il mondo

Brasey è autore di numerose opere, nonché scopritore del celebre Trattato di Vampirologia (Cairo Editore, 2009).

Musica da sottofondo alla lettura…

L’evoluzione di Calpurnia…scoprire la Natura.

 Uscirà a breve edito da Salani Editore il romanzo d’esordio della scrittrice neozelandese Jacqueline Kelly che con un tocco di magia e con una protagonista che ricorda Pippi Calzelunghe ci porterà a conoscere il mondo della natura e le sue leggi.  

IL LIBRO

Nei prati riarsi della calda stagione texana, Calpurnia non può fare a meno di notare che le cavallette gialle sono molto, molto più grandi delle cavallette verdi. Perché? Sono di due specie diverse? Calpurnia ha sentito parlare del libro di un certo Darwin, in cui si spiega l’origine delle specie animali. Forse può trovare quel libro nella biblioteca pubblica? Sì, ma la bibliotecaria non glielo vuole mostrare. Poco male, quel libro si trova anche a casa sua: nello studio del nonno, il libero pensatore della famiglia. Accompagnata dal nonno e dal libro proibito, Calpurnia riuscirà a scoprire i segreti delle diverse specie di animali, dell’acqua e della terra. E scoprirà anche se stessa.

L’AUTRICE

Jacqueline Kelly è nata in Nuova Zelanda. Cresciuta in Canada, ora vive in Texas, tra la città di Austin e la campagna di Fentress. L’evoluzione di Calpurnia è il suo primo romanzo, che si è aggiudicato, tra i molti altri premi, il Newbery Honor, ha dominato le classifiche in America e in Spagna, dove è stato definito «l’anello mancante tra Mark Twain e Charles Darwin», ed è in corso di pubblicazione in 14 paesi, dal Giappone al Portogallo.

A seguire trovate un breve brano tratto dal romanzo e il booktrailer…

UN BRANO

Che cos’era di preciso un naturalista? Non lo sapevo, ma decisi che per il resto dell’estate lo sarei stata. Se significava soltanto scrivere ciò che vedevi intorno a te, potevo farlo. Inoltre, ora che possedevo qualcosa per prendere appunti, vedevo cose che non avevo mai notato prima…

E presentazione dell’autrice (in inglese)

Gianni Rodari indovinello

“Indovinami, Indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?”
“Trovo stampato nei miei libroni
…che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un Carnevale e un Ferragosto
e il giorno dopo del lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo!

Però, di certo, anche quest’anno
Sarà come gli uomini lo faranno”

La saga di Gemma Doyle

Oggi vi presento una trilogia che ho amato moltissimo: La saga di Gemma Doyle. Saprà conquistarvi con uno stile elegante ma allo stesso tempo giovane, aulico ma anche divertente, brillante ma anche commovente.

Pronti per viaggiare nel tempo con Gemma….indossare corpetti e leggere libri proibiti e magici?

Fine ottocento. Alla morte della madre, e trascurata da un padre schiavo del laudano, la sedicenne Gemma Doyle è costretta a lasciare l’amata Bombay, dove ha trascorso l’intera infanzia, per un severo e cupo collegio femminile appena fuori Londra, la Spence Academy. Qui, dopo molti tentativi, riesce a far parte dell’esclusivo gruppo formato dalla ricca Felicity, la vezzosa Pippi e l’imbranata Anne. Dopo il primo periodo di permanenza, costellato di noiose lezioni, assurde prove di maschilismo del corpo insegnante, rigida disciplina, e soprattutto oscure visioni (nonché dalla presenza di Kartik, un giovane misterioso e seducente che l’ha seguita fin dall’India e l’avvisa di non dar retta ai sogni che la funestano), Gemma trova un diario segreto che le svela l’esistenza dell’Ordine, una congrega di sole donne dedita alla magia, alla scoperta di universi paralleli dove tutto è possibile, e della quale forse faceva parte la stessa madre. Assieme alle amiche, e nonostante la ferma opposizione di Kartik e di altri a lui vicini, la ragazza è intenzionata a saperne di più, a ribellarsi alle regole e a raggiungere la grotta nascosta dove l’attende un destino inatteso. Una rilettura del romanzo gotico/vittoriano, di Jane Austen, le sorelle Bronte, Bram Stoker, Mary Shelley, dei feuilleton di un tempo fino a Daphne Du Maurier e oltre, ma con echi di moderno fantasy e con una protagonista e voce narrante al femminile forte e indipendente. Il primo romanzo di una trilogia che in America ha sbaragliato qualsiasi concorrenza (Harry Potter compreso!), diventando una pietra miliare del new gothic e superando il milione di copie vendute.

Chi ha imparato ad amare Gemma Doyle, l’eroina di Una grande e terribile bellezza, troverà nuove emozioni nel secondo volume della trilogia, con Gemma sempre più decisa a ricostituire l’Ordine e distruggere definitivamente Circe. Stavolta però dovrà affrontare un nuovo compito: trovare il Tempio, fonte originaria della magia, e legarvi il potere da lei disperso per i Regni quando ha distrutto le rune. Non sarà un’impresa facile: Kartik e il Rakshana hanno loro progetti segreti che la minacciano, alla Spence compare una nuova inquietante professoressa che potrebbe essere Circe e l’atmosfera natalizia a Londra mette a dura prova la facciata di rispettabilità che Gemma e le sue amiche Felicity e Ann si sono faticosamente costruite. Forze oscure sono all’opera nei Regni, dove le amiche ritrovano Pippi, che potrebbe essere stata corrotta dagli spiriti maligni. Gemma è lacerata tra la sua attrazione per Kartik e il bel Simon, un giovane aristocratico che la corteggia, ed è tormentata da agghiaccianti visioni di tre ragazze che la mettono in guardia da pericoli non meglio specificati. Gorgoni, fantasmi, segreti, misteri, buona società londinese e indomite ribelli in una puntata da lasciare con il fiato sospeso.

Incomincia un nuovo anno scolastico e Gemma Doyle, alla soglia dei diciassette anni, si ritrova all’appuntamento con la lugubre Spence Academy. L’Ordine, la misteriosa congrega di cui faceva parte la madre, lotta con il Rakshana per il controllo dei regni, la dimensione magica dove i morti tornano in vita e tutti i desideri, anche i più pericolosi, sembrano realizzarsi. Mentre Pippi, nella sua nuova incarnazione, è sempre più determinata a vendicarsi delle antiche compagne di scuola e qualcuno vuole ricostruire a tutti i costi la maledetta ala est del collegio, Gemma deve affrontare il debutto nella società londinese con le amiche Felicity e Ann, e insieme i suoi sentimenti per Kartik. Tra la realtà e la fantasia, dove si nasconderanno le maggiori insidie? Magie, colpi di scena, tradimenti, amori impossibili, lacrime e sangue e molto altro ancora per un gran finale di trilogia con i fuochi d’artificio.

Libba Bray figlia di un pastore presbiteriano, è stata cameriera, cuoca in un ristorante messicano, redattrice e pubblicitaria. Nata e cresciuta in Texas a forza di rock alternativo/underground, filmacci in tv e letture pericolosissime, è riuscita misteriosamente a sopravvivere (a questo e a un incidente automobilistico da cui è uscita letteralmente distrutta) e a trasferirsi a Brooklyn, New York, dove vive con il marito (sposato a Firenze), il figlio e un gatto ciclotimico.

Water for elephant, in libreria e presto al cinema.

 

Sono gli anni Trenta negli Stati Uniti, l’epoca passata alla storia come quella della Grande Depressione, la piú grave crisi mai vissuta dalla sterminata nazione americana. Sono anche gli anni, però, in cui ha inizio una singolare, patetica grandeur: quella dei circhi itineranti che attraversano in lungo e in largo il paese allo stremo col loro strabiliante carico di donne-cannone, nani, mostri e animali esotici. Una fuga in un mondo fantastico necessaria quando la realtà è così poco attraente.
A Norwich, una piccola città del Connecticut dove vive Jacob Jankowski, studente di veterinaria, passa il treno che trasporta il «Benzini Brothers Most Spectacular Show on Earth», un circo scalcagnato, con leoni rinsecchiti, freaks affamati e un sadico, volubile direttore e domatore: August Rosenbluth, che sfama le bestie feroci eliminando di volta in volta di nascosto uno dei cavalli della sua affascinante moglie: la splendida Marlena, la star del Benzini Brothers, la ragazza che lascia ogni sera stupefatti gli spettatori coi suoi numeri acrobatici ed equestri.
Jacob capita sul treno del Benzini Brothers per puro caso. È in fuga da tutto e da tutti dopo l’improvvisa morte dei genitori in un incidente. Il bizzarro mondo del circo gli sembra, però, subito il posto adatto per sfogare la sua disperazione. Accetta perciò di buon grado la proposta di curare gli animali del Benzini Brothers, proposta avanzatagli direttamente da Zio Al, il megalomane proprietario del circo che ha sempre sognato di avere un veterinario al suo seguito.

In quel mondo, governato da un rigido sistema di casta, Jacob se ne starebbe tranquillamente al suo posto se due seducenti figure non lo turbassero profondamente: Marlena, la bellissima e sensibile acrobata e cavallerizza, e Rosie, l’immensa, pacifica elefantessa che brama limonate e sembra incapace di obbedire al piú semplice dei comandi. Un turbamento pericoloso, visto che sia Marlena che Rosie sono in balìa di August Rosenbluth, prime vittime della sua gelosia, dei suoi instabili umori e della sua inarrestabile violenza.

Questo meraviglioso romanzo dal 22 aprile, in contemporanea con gli Stati Uniti ,uscirà nei cinema italiani nella veste inematografica con il titolo originario del libro“Water for Elephans” .

Il film è diretto dal regista Francis Lawrence e ha come interpreti principali Robert Pattinson come Jacob Jankowski, Reese Witherspoon come Marlena.

Guardate il Trailer….io non vedo l’ora!!!!

Carbonel di Barbara Sleigh

Questa è la storia di un gatto, di una scopa e di una ragazzina come tante altre, Rosemary, che un giorno compra i primi due al mercato, anche a un buon prezzo. Certo, né il gatto né la scopa sono quello che sembrano, ma il prezzo era davvero troppo buono! Quando Rosemary ha davvero bisogno che qualcosa di buono succeda nella sua vita, Carbonel prende in mano la situazione, e con un po’ di magia trasforma la noiosa vacanza della sua padroncina in un’eccitante avventura.
Un libro delizioso, imperdibile per gli amanti dei gatti e della magia….quella vera.

Incontrando Stefano ceccarelli

CAMILLA PORTAFORTUNA DI STEFANO CECCARELLI EDITO ZERO91

Camilla è una giovane ragazza che vive in una piccola città di provincia dell’Italia centrale. Non la si può definire certo una bellezza. Anzi è solo un’altra ragazza invisibile. Dopo la maturità in un istituto tecnico, in cui si è diplomata come segretaria d’azienda, non ha conservato amicizie.
Camilla ha un dono che ancora non conosce. Porta fortuna a chi le sta intorno e, involontariamente, realizza dei piccoli sogni. Per se stessa Camilla non desidera troppo. Sa che non avrà accanto un ragazzo bello come quelli della televisione o come Bruno, il figlio del padrone della fabbrica di infissi per cui lavora. Bruno è un ragazzo gentile, sembra avere la testa sulle spalle e, soprattutto, ha due occhi che quando Camilla li incrocia, deglutisce a fatica e rumorosamente. Non è una sorpresa per la timida Camilla scoprire che il giovane è fidanzato, ovviamente. Questo non significa che in cuor suo lei non abbia mai desiderato di… “Vabbè, tanto meglio: una preoccupazione in meno”, pensa la placida Camilla.
Un giorno per lei arriva l’occasione di cambiare vita. Roma e un futuro diverso da immaginare. Nella grande città trova lavoro come impiegata alle poste e, anche lì, dispensa frammenti di fortuna a tutta la gente che comincia a conoscerla e a volerle bene. Camilla non legge tanti libri ma ogni mattina, prima di andare a lavoro, apre una pagina a caso di un fotoromanzo e ci punta sopra il dito. La frase pronunciata dall’attore o dall’attrice di turno, su cui cade il suo indice, le farà da guida per tutta la giornata. Una mattina poi la bionda interprete di Passione senza confini ha sentenziato che “l’amore arriva senza avvertire”.
Nessuno sa ancora che Bruno è in città e sarà pure una coincidenza ma, un giorno, incontra Camilla e da quel momento ogni cosa per lui comincia a girare per il verso giusto. Ed ecco che quel giovane, gentile quando ambizioso, progressivamente non fa più un passo senza avere a fianco la sua Camilla portafortuna. Per alcuni però, la vita non è sempre una favola. Le principesse non sono mai timide e goffe come la nostra Camilla e il principe bello, in questa storia, ha il cuore occupato da un’altra ragazza.

L’autore è Stefano Ceccarelli.Nato a Roma nel 1963. E’ uno sceneggiatore di commedie per cinema e tv. Con il corto Riduzione di personale ha vinto il Premio Kodak 2002, come Miglior corto italiano; nel 2005 ha scritto Credevo non arrivassi più, un film interpretato da Lorenza Indovina. Nel 2009, ha scritto la sceneggiatura di Due mamme di troppo, tv movie per canale 5 diretto da Antonello Grimaldi (Caos Calmo) e interpretato da Angela Finocchiaro, Lunetta Savino, Sabina Impacciatore e Giorgio Pasotti che a dicembre 2010 diventerà una omonima serie tv.

Stefano Ceccarelli per quelli che ancora non ti conoscono, cosa possiamo dire su di te?

Cominciamo subito con le domande difficili?! E mi ero anche giustificato, ieri sera sono stato rapito dagli alieni e non mi hanno fatto portare con me l’i-pod!

 Prendendo in prestito una citazione famosa?

“Non contiene ogm”, oppure, “Io non sono ubriaco, sono solamente diversamente euforico” (questa la dice Angela Finocchiaro in Due mamme di troppo e l’ho scritta io)

 Sei conosciuto come sceneggiatore di commedie per cinema e tv, ma da qualche settimana, per la casa editrice Zero91è uscito il tuo primo romanzo: Camilla Portafortuna.Quali differenze hai riscontrato nella stesura di una sceneggiatura e di un romanzo?

Tempo fa sono stato ad un incontro con uno sceneggiatore inglese, organizzato da un’associazione di sceneggiatori di cui faccio parte. Raccontando come lavora, ha detto una cosa in cui mi sono ritrovato al cento per cento. E cioè, ha detto che quando scrive lo fa come se quello che crea non dovesse mai essere prodotto, quindi ci mette tutto quello che vuole e che, soprattutto, gli piace. Ecco, quando ho scritto Camilla, ho fatto la stessa cosa. Sapevo che il libro sarebbe stato pubblicato ma, al tempo stesso, sapevo che ero libero, più libero rispetto alla sceneggiatura dove, oltre al fatto che nella serie non scrivo da solo, ci sono dei vincoli della rete, ad esempio che, giustamente vanno rispettati. In Camilla eravamo soli io lei, e gli altri personaggi e facevo come mi pareva.

 Camilla. Come è nato questo personaggio. Da quali suggestioni, idee, esperienze, esigenze?

Ovviamente, un personaggio, come un figlio, prende qualcosa da chi lo fa nascere. Non voglio dire Camilla c’est moi ma come lei e come molti sul globo terracqueo sento e ho sofferto la mancanza di un amore, anche solo semplicemente il poter dimostrare un amore, magari ad una persona in particolare, così come si desidera fortemente un oggetto e verso il quale ci si censura completamente, come se anche desiderarlo e sognare di averlo facesse ancora più male. E però, paradossalmente, come la protagonista, si è cercati, chiamati, considerati ed è ancora peggio. Volevo raccontare anche questo, al di là della favola moderna.

Camilla ha un dono che ancora non conosce. Porta fortuna a chi le sta intorno e, involontariamente, realizza dei piccoli sogni. Quali risvolti, grazie a questo dono, ci saranno nella sua vita?

Ce ne saranno molti, ci sarà la scoperta del mondo e di sé stessa ma, soprattutto, saranno gli altri, le persone che incontra, che avranno dei risvolti. Camilla lascia il segno. 

 
C’è stato un momento, nella tua vita professionale o personale (siamo indiscreti?) in cui ti sei sentito baciato dalla Fortuna?
Sì, diversi. Ora, data la mia veneranda età, non vorrei tediarvi con degli aneddoti. Però, per quanto mi riguarda, per avere fortuna, anche nelle piccole cose, ci si deve da fare.
Un’abitudine di Camilla è quella che ogni mattina, prima di andare a lavoro, apre una pagina a caso di un fotoromanzo e ci punta sopra il dito. La frase pronunciata dall’attore o dall’attrice di turno, su cui cade il suo indice, le farà da guida per tutta la giornata. Una mattina poi la bionda interprete di Passione senza confini ha sentenziato che “l’amore arriva senza avvertire”. L’amore come cambierà la vita, che aimè non è una favola, per la nostra timida e goffa Camilla?
Dovrei dirti di leggerlo e di scoprirlo, è una storia in divenire e Camilla, dal momento che si trasferisce in città, comincia a germogliare come una piantina acquistata in un vivaio e portata in un enorme parco con tante piante e tante persone sbadate o semplicemente stupide che non badano dove mettono i piedi.

L’amore, in un libro e in un film, a differenza della vita reale, di cosa ha bisogno per colpire il lettore?

Di essere comunque amore, non importa se ti ci rispecchi. E poi, l’amore non chiede permesso, figurati se ti chiede il permesso di colpirti.

 Giochiamo?Se il romanzo dovesse tramutarsi in film, chi vorresti come attore e come musicista per la colonna sonora?

Come attore? Se Camilla dovesse interpretarla un uomo, ora come ora non mi viene in mente nessuno. Preferire una donna, e siamo pieni di bravissime attrici. Mi piacerebbe un tipo come Sarah Maestri, Alba Rochvarcher e altre cento.

Secondo te, che cosa sta facendo, in questo momento Camilla?  

Camilla sta per affacciarsi alla finestra del suo appartamento ma fino a quando dureranno i mondiali le dice male. Le finestre dei vicini traboccheranno di telecronache.