Tutti gli articoli di Carlotta

Iglù e Nanuk di Anna Maria Corti

Nanuk è un orso bianco che vive al Polo Nord e adora andare in mongolfiera.
Ha deciso di partire per un lungo viaggio… Destinazione: Polo Sud!
Vuole raggiungere Iglù, il suo amico pinguino.

Ma cosa penserà il popolo dei pinguini quando lo vedrà arrivare? Avrà paura o riuscirà a fidarsi di lui? Le cose non sono sempre come sembrano.
A volte basta un piccolo imprevisto per farci cambiare idea e per scoprire che anche dietro a una montagna di pelo bianco può nascondersi un vero amico!

LA LUCE DEL NORD. Dalla Germania alla Roma imperiale

Nel giorno della sua nascita, Auriane riceve da una sacerdotessa un misterioso amuleto e la profezia di una vita di gloria e di sventure. Figlia di un capo germanico, Auriane assiste agli orrori indicibili perpetrati da invasori spietati contro la sua tribù, e decide di consacrarsi alla vendetta. La fama delle sue mirabili gesta giungerà fino a Roma, alle orecchie del famoso statista Marco Giuliano, che al collo porta un amuleto identico e il cui destino si intreccerà presto con quello di Auriane… Un avvincente romanzo storico ambientato all’epoca dello scontro tra l’impero romano e le popolazioni germaniche, in cui, con continui colpi di scena, si intrecciano battaglie, passioni e riti pagani.

Intervista a Moony su Atelier dei libri…scrittura e magia on line

Il salotto dell’Atelier dei libri ha ospitato Moony Witcher, dalla cui penna sono nati gli amatissimi eroi fantasy Nina, Geno e Morga. Oltre allo speciale e alla possibilità di vincere i suoi preziosi libri, la strega Glinda è riuscita a intervistarla… ecco qui…

Moony, ti conosciamo attraverso i tuoi magnifici scritti come una persona capace di creare magie e mondi incantati, ma in passato sei stata una giornalista incaricata di occuparsi di cronaca nera e disagi giovanili. Come è avvenuto questo cambiamento?

In realtà non c’è stato alcun cambiamento. Ho svolto la professione di giornalista per 25 anni e come invitato di cronaca nera ho trattato numerosissimi casi di omicidio avvenuti in Italia, è stata un’esperienza importante. Ma in realtà il mondo della fantasia è sempre stato nel mio cuore. Non parlo di fatine o folletti ma proprio del mondo della creatività che si nutre di pensieri e studi. Fin da giovanissima ho apprezzato testi di filosofia e la curiosità di capire e comprendere la realtà mi ha portato spesso a riflettere sull’infanzia e sulle angosce della crescita. Ho iniziato a scrivere romanzi fantasy grazie all’amore. già, proprio così. Quando incontrai mio marito, una decina di anni fa, la felicità di provare un sentimento forte come l’amore mi ha portato a scrivere per i bambini e per i giovani. Vorrei che il potere dell’amore non si perdesse mai durante la vita perché è il seme dal quale nasce la bellezza, la pace, la conquista della coscienza di vivere.

I tuoi libri sono stati un enorme successo e non solo in Italia, da 2002 la tua produzione letteraria non fa altro che crescere. Prima Nina, la Bambina della Sesta Luna, poi Geno ed ora Morga il cui secondo libro è appena uscito. La tua creatività sembra non avere confini, quanto è influenzata la tua vita dalla fantasia, e la fantasia dalla tua vita?

Ciò che mi influenza è soltanto la lettura dei testi antichi. Parlo dei filosofi greci. Senza una base solida del pensiero non si può avere idee per trame fantasy. Almeno questo è ciò che accade a me. L’immaginazione è il motore della creatività e se non lo si alimenta con utili e profonde letture non può funzionare.

Raccontaci qualcosa di Morga e della sua ultima avventura. Mi affascina particolarmente la figura di questa bellissima maga dei venti così in sintonia con la natura, puoi dirci com’è nata?

La saga di Morga parla di speranza. Una speranza per un futuro migliore. Dopo la sconfitta dell’umanità e la perdita della Terra solo la consapevolezza di essere parte della natura darà frutti. E anche in questa saga parlo d’amore. Morga è un concentrato di sentimenti di istinti. In effetti Morga esiste davvero. Si tratta di una ragazzina irlandese che ho conosciuto nell’estate del 2006 durante una vacanza in Grecia. Era davvero particolare, il suo comportamento, il suo carattere spigoloso ma romantico mi ha colpito. così ho iniziato a immaginare la storia che ora scrivo.

Dal tuo primo romanzo, ovvero La Bambina della Sesta Luna prende il nome la società che hai fondato, “Sesta Luna”, che si occupa dell’organizzazione in tutta Italia di corsi di scrittura per giovani e adulti e festival creativi che promuovono la fantasia e l’arte dello scrivere coinvolgendo un grande pubblico di tutte le età. Cosa ti spinge nel perseguire un progetto così importante?

Mi spinge la speranza che i giovani possano costruire un mondo migliore di quello che noi adulti stiamo consegnando. Uso la scrittura e la creatività perché sono strumenti senza ai quali l’uomo non può salvarsi dall’abisso dell’ignoranza. La tecnologia non vale nulla se non è sostenuta dalla cultura.

Oltre alle attività che coinvolgono la società Sesta Luna, tieni tu stessa dei corsi di scrittura online da cui si può accedere direttamente dal tuo sito https://www.moonywitcher.com/ Vuoi parlarci della filosofia di questi corsi e degli obbiettivi che dovrebbe porsi chi vorrebbe prenderne parte?

 Come è nata in te la volontà di curartene in prima persona?

I corsi on-line di scrittura li organizzo per permettere a bambini, ragazzi e adulti di imparare un metodo stando tranquillamente a casa davanti al computer. Si tratta di una serie di prove e lezioni che portano il corsista ad apprendere un sistema di scrittura partendo dalle proprie capacità riflessive e linguistiche. Non parlo di grammatica e neppure di lessico, punto soprattutto sulle idee. Non basta scrivere correttamente, è invece indispensabile sapere COSA scrivere.

 Il COME lo si impara anche a scuola ma ciò che distingue un testo da un altro non è affatto la linearità dell’analisi logica, bensì l’idea, il progetto e le emozioni che le parole scritte sanno suscitare. Tutti i corsi, sia quelli per bambini 11-13 anni, sia quelli per ragazzi e per adulti, si dividono in tre livelli. Ogni livello dura mediamente un mese o due. Posso dire che i risultati sono sorprendenti.

Spesso i corsi di scrittura vengono sottovalutati, ma dalla passione con cui tu cerchi di promuoverli si capisce che possono essere più utili di quanto si immagini. Cosa consiglieresti a chi, come me, conserva nel cassetto il sogno di diventare una scrittrice? In che modo un corso di scrittura potrebbe aiutare noi aspiranti a realizzare questo desiderio?

Scrittori non si diventa ma lo si è. Faccio sempre un esempio: in tanti suonano il pianoforte o il violino, ma pochissimi diventano grandissimi musicisti. In tanti sanno dipingere tele e quadri, ma pochissimi sono veri artisti. In sostanza il talento non si può imparare ma si può invece apprendere e affinare la capacità di descrivere i propri sentimenti, dolori, emozioni, pensieri. Con i corsi di scrittura si può dunque approfondire una capacità già esistente. Spessissimo si crede che pubblicare un libro significa diventare scrittori. Ma non è così. Scrivere è un processo lungo, faticoso, doloroso, esaltante, lungimirante, poetico, drammatico….e ci vuole una vita per dimostrarlo. Certo, ci sono esempi di giovani scrittori di grande talento. Ma sono casi rari. Rarissimi.

L’importante non è voler salpare sulla nave degli scrittori. L’importante è navigare nella propria barchetta e osservare l’oceano. La solitudine e la meraviglia possono essere compagni essenziali per trovare la propria dimensione. E se il talento c’è…si paleserà senza indugio. Ma bisogna avere pazienza. Molta pazienza e umilità.

Cara Moony, è stato un piacere averti qui con me oggi. Spero che tu possa tornare a trovarci presto, e che i tuoi progetti possano avere il successo che ti caratterizza! C’è qualcosa che vuoi dire ai lettori dell’atelier prima di salutarci?

Ringrazio per l’ospitalità e vi auguro di realizzare i vostri sogni. Senza un pensiero felice non si può vivere.

Intervista a Morga su Atelier dei libri. Speciale imperdibile.

Sul sito Atelier dei libri è on line il MAGICO SPECIALE SU MORGA. VISITATELO NUMEROSI.

Inoltre potrete leggere un’intervista a MORGA. Si, proprio lei, la protagonista dei libri di Moony che noi tutti amiamo. Facciamo copia e incolla dal sito originale.

Carissima Morga, è davvero un piacere averti qui nel mio salotto oggi. Prima di iniziare l’intervista c’è qualcosa che vuoi dire ai nostri lettori per presentarti?

Prima di tutto vi dico che Moony mi ha conosciuto in Grecia, nel 2006, durante una vacanza. Poi ci siamo perse di vista e ho saputo che Moony ha scritto dei libri su di me. In effetti dai nostri dialoghi è emersa una certa sintonia riguardo allo scarso interesse dell’uomo per natura. Per questo amo il vento. E’ uno degli elementi della natura che l’uomo non può dominare. Sono convinta che il vento può trasformare i pensieri: “Il vento soffia, cambia le cose anche le pietre divenano rose”. So che questa frase oramai la conoscono tutti coloro che hanno letto i libri di Moony. Comunque io sono una ragazzina di 12 anni, in realtà vivo in Irlanda ma Moony mi ha fatto vivere nel piantea Emiòs e posso dire che userò tutta la mia magia per distruggere il Male. So che posso farcela.

E’ una storia meravigliosa, sembra che il vostro incontro fosse scritto nelle stelle!

Ho letto di te che sei un’abile maga dei venti, ma pare che tu sia in sintonia con tutti gli elementi. Ci spieghi meglio in cosa consiste il tuo potere? Che rapporto hai con la natura?

Come ti dicevo ritengo che spesso gli uomini sottovalutano quello che nel nostro dna è scritto:l’istinto. La sopravvivenza, il senso della libertà. L’amore. Io credo in questo e mi auguro che la terra si salvi dalla distruzione fatta di inquinamento, cemento e poca intelligenza. C’è troppa arroganza. Troppa violenza. Troppe guerre. Ma come è possibile che gli uomini non si accorgano di quanto meraviglioso sia il pianeta Terra. Un pianeta che ci ospita! Non è nostro…siamo solo nati qui…tra miliardi e milairdi di altri pianeti noi siamo nati qui, tra alberi, foreste, oceani, colline e montagne. Io uso la magia del vento per far capire che possiamo cambiare e ridare dignità a noi stessi e alla natura.

Sono completamente d’accordo con te, e spero che le tue parole possano illuminare i cuori di quelli che ancora non si accorgono di quanto siamo fortunati!

Tu vivi in una casa immersa nel bosco assieme ad Eremia, che non è però tua madre. Eremia è una Bramante, ci racconti qualcosa di lei e dei suoi insegnamenti?

Io voglio molto bene ad Eremia. E’ una seconda madre per me. Come sai la mia mamma è stata uccisa dai Fhar. Io non potrò mai perdonarli. Le alchimie e formule che Eremia mi ha insegnato le userò per lottare. Sai, gli alberi di Senthia e molte altre piante e pietre hanno un’energia che porta alla libertà se sai usare la magia con intelligenza. Eremia mi ha accompagnato in quel percorso della vita dove tutto è possibile. Tutto. Anche far capire che senza amore è inutile esistere.

Mi sarebbe piaciuto avere una giuda come Eremia, io ho dovuto pasticciare un bel po’ per imparare gli incantesimi che conosco!

E che mi dici di Wapi? Sembra un animaletto simpatico ma è un po’ diverso dai suoi simili vero?

Sì, Wapi è il mio Pirossio bianco. E’ uno struzzo speciale, sputa fuoco viola dal becco quando si arrabbia o quando serve. E’ un compagno d”avventura insostituibile. Lui ha molta pazienza con me, delle volte si accuccia sotto la grande Quercus Alba e mi aspetta. Io ci vado spesso sopra i rami nodosi per annusare il vento e captare le energie.

Ho letto della Quercus Alba, e mi è subito venuta voglia di arrampicarmi anche io sui suoi rami nodosi.

Ma anche tu, come Wapi, sei diversa dagli altri abitanti di Emiòs, perchè?

Io sono diversa perché sono totalmente umana, sono nata per amore e non per via della clonazione e selezione che i Fhar fanno di tutti i neonati. Mio padre, Serunte, mi ha salvata. Non mi ha ucciso…già perché lui doveva sopprimere tutti i bambini nati con dna umano o con dei difetti. Ma per amore di mia madre, Animea, lui è cambiato. Sai, è stato difficile e doloroso per me accettarlo come padre. Ma adesso ho capito tante cose e spero tanto che non gli succeda nulla di grave. Io sono l’Imperfetta della profezia, e non tradirò mio padre e la Bramante. Voglio tornare sulla Terra e ricominciare una nuova vita. Una vita che rispetti la natura.

E’ una storia affascinante la tua, davvero. Mi piacerebbe conoscere qualcosa sul tuo pianeta, ti va di svelarci qualche particolare su Emiòs?

Emiòs è un pianeta maledetto. Le temperature cambiano in base al giro delle tre lune. Sai, durante Inveria il freddo è micidiale, può arrivare anche oltre i 50 gradi sotto lo zero. Per non parlare della stagione Arsica, tutto brucia e il caldo è talmente afoso che non si riesce neppure a respirare. Ma per fortuna noi Dakì abbiamo le tute termiche che ci proteggono. Ma i pericoli non sono solo questi, nella Csomogonia Rocciosa vivono belve ferocissime e nel deserto di Alfasia ci sono enormi serpenti Bifili per non parlare della Zona Metamorfica dove sono di guardia degli orribili Scorpiaghi. Insomma, Emiòs non è un pianeta piacevole. Solo le case degli Un’dari sono accglienti, e anche nel Monatsrero di Hamalios si possono visitare delle sale magnifiche piene di decorazioni d’oro e cristalli. Mentre ad Aurea Nyos, la Città delle cento torri dove vivono i Fhar, tutto è tetro e austero. Colori e vivacità invece li trovi nella Colonia Brisoa e nella città di Karash, noi ragazzini certe volte ci divertiamo anche se spesso, a turno, dobbiamo lavorare nelle Pozze di Smerilia e nelle Miniere.

Non sembra un posto molto accogliente, e pare anche che sul tuo pianeta non esistano più esseri umani… Puoi dirci qualcosa di più in merito? Che differenza c’è tra gli abitanti di Emiòs e gli uomini?

La differenza? Be’, i Fhar, tanto tempo fa, erano uomini e donne, maghi e scienziati che a causa di una guerra devastante distrussero la Terra. Quando salirono sulla grande astronave Heimfra per trovare un nuovo pianeta, sbarcarono su Emiòs portandosi 1000 superstiti. Nel corso di 500 secoli hanno clonato e modificato la natura umana creando le Ancellanti, le Gestali e gli U’ndari. Per paura che nascessero nuovamente esseri umani con dna puro hanno iniettato un gene magico che fa scordare a tutti cos’è l’amore. L’amore è vietato. Capisci? Nessuno degli abitanti di Emiòs sapeva questa terribile verità. Solo con la mia nascita si è avverata la profezia e solo io potrò riportare la vita sulla Terra. Il mio vento parlerà ai cuori e spero di rivedere un giorno il sole e la luna, le stelle e le foreste, gli oceani e fiumi. Spero tanto che la Terra non sia stata distrutta del tutto.

Non riesco ad immaginare un pianeta senza amore, è terribile.

Morga, senza svelare troppo ai nostri lettori ci parli della tua prima avventura?

La prima avventura la conoscono già in molti. Comunque posso dirti che l’inizio parla della mia presa di coscienza, della profezia, della conoscenza di mio padre, e soprattutto del mio incontro con Yhari. Il mio amore…sono molto innamorata di lui. E’ un ragazzo speciale, fantastico. Poi sono diventati miei amici anche la giovane ancellante Drima e Horp, un ragazzo forte e coraggioso. Purtroppo come ti dicevo mia madre è morta….e ora, nel secondo libro, ho trovato il modo per rincontrarla. Come? Attraverso una magica crisalide. Una crisalide blu: la Vyomaga. Sento la voce di mia madre e so che non mi lascerà mai più. Ma per riuscire nel mio scopo devo trovare tre codici sacri con le chiavi che servono per mettere in moto la grande astronave e ritornare sulla terra. Per ora ho due chiavi, mi manca la terza e vedrai…la troverò. Userò gli Ambalis, i numeri in sanscrito carichi di potenza. Vi chiedo di avere fiducia in me, di credere nel mio vento. Vedrete che la libertà incontrerà ancora l’amore e tutto avrà un altro colore. Il colore della vita umana.

Moony risponde…Cara Emanuela…

Ciao Moony, il mio nome è Emanuela è ho 20 anni. Volevo scriverti che ho solo come tuoi libri quelli di Nina la Bambina Della Sesta Luna, sono bellissimi e li ho letti tre volte, volevo farti anche i complimenti perché sei un bravissima scrittrice, e mi dispiace non poter comprare gli altri tuoi libri…comunque auguri di buon Natale e felice anno nuovo!!! By Emy

Ciao Emanuela. Sono davvero felice che a 20 anni tu sia legata ancora alla saga di Nina. Spero che presto potrai leggere anche la saga di Geno e quella nuovissima di Morga. Ho parecchi lettori della tua età e anche più adulti e la cosa mi fa un enorme piacere. Infatti non esistono libri per bambini: esistono libri. Tutto qui. Ti auguro un felice Natale.

Moony

Incontrando Pierdomenici Baccalario e la bambina che leggeva i libri.

Piedomenico Baccalario. Vincitore del Premio Il Battello a vapore nel 1998 con il romanzo La Strada del Guerriero (casa editrice Piemme), ha pubblicato numerosi libri, romanzi fantasy per ragazzi, tradotti in VENTIDUE lingue. Come la serie Ulysse Moore. Century. Will Moogley – Agenzia Fantasmi. I gialli di Vicolo Voltaire. Giornalista e sceneggiatore. Per chi ancora non ti conosce, pochissimi credo, cosa aggiungeresti?

Che tra poco, allo scoccare di quest’anno esatto, smetto di scrivere, così la piantano di dire che scrivo troppo.

E prendendo in prestito una citazione famosa?

Una di Borges, guarda, che mi ha insegnato a usare i libri come materia per i libri: “Vedo me stesso essenzialmente come un lettore. Mi è accaduto di avventurarmi a scrivere, ma ritengo che quello che ho letto sia molto più importante di quello che ho scritto”.

E’ uscito per la casa editrice Fanucci il romanzo LA BAMBINA CHE LEGGEVA I LIBRI. Ti va di parlarci di Domitilla e del signor Antonino ? Perché no, anche di Geltrude?

All’interno di questa storia se ne nascondono altre. Domitilla è la ragazzina perfetta che molti esperti consulenti editoriali pensano essere la “tipica lettrice di romanzi per ragazzi”. Io dico che una come lei non esiste davvero, e infatti lei stessa, alle prese con una storia nuova, cambia. In ogni caso, i commenti di Domitialla (o dovrei dire Pierdomitilla) al testo del povero signor Antonino, che non è un esperto di marketing, ma solo un ex-guardiacaccia che ha una storia da raccontare, e che pensa sia adatta ai ragazzi (a tutti non solo ai ragazzi intesi come maschi)… sono i commenti che spesso mi sono sentito rivolgere dagli editori, ogni volta che una mia storia saltava un po’ sopra alle righe. Non è adatta, non va bene, queste cose non possono succedere nei romanzi per ragazzi, ci vuole il protagonista che abbia la stessa età del lettore, eccetera eccetera… i classici paletti che vengono fissati quando si vuole inventare le regole di un genere, oppure imitare a tavolino storie di successo, e che magari vengono naturalmente cambiati quando l’esempio di storie di successo cambia. Il signor Antonino conosce la vita di montagna e ne racconta una parte, che è naturalmente magica, perché non può essere diversamente. E Geltrude, la bibliotecaria è una persona che ha relazioni con altre persone, ovvero le mette in contatto perché “sente” che è una cosa da farsi. Senza guadagnarci niente. Che è un’altra cosa che non si fa più.

Il signor Antonino ha un unico sogno. Scrivere il romanzo perfetto per ragazzi. Il libro inizia con lui che legge ad alta voce l’inizio del suo lavoro. Che cosa rende, a tuo avviso, un romanzo perfetto per il giovane pubblico?

La storia e l’entusiasmo di chi la racconta. Ho notato ragazzi correre a leggere romanzi che non avrebbero mai letto solo perché li avevano sentiti raccontare a voce, o recitare. La storia viaggia sulle parole di chi la racconta. Per promuovere la lettura, senza fare titaniche commissioni di esperti in palazzi di cristallo, manderei lettori in giro nelle piazze dei paesi, a leggere romanzi ad alta voce.

E chi sono i lettori perfetti?

Quelli che alla fine di una storia te ne chiedono un’altra.

Il signor Antonino ha un unico sogno. Scrivere il romanzo perfetto per ragazzi. Il libro inizia con lui che legge ad alta voce l’inizio del suo lavoro. Che cosa rende, a tuo avviso, un romanzo perfetto per il giovane pubblico?

La storia e l’entusiasmo di chi la racconta. Ho notato ragazzi correre a leggere romanzi che non avrebbero mai letto solo perché li avevano sentiti raccontare a voce, o recitare. La storia viaggia sulle parole di chi la racconta. Per promuovere la lettura, senza fare titaniche commissioni di esperti in palazzi di cristallo, manderei lettori in giro nelle piazze dei paesi, a leggere romanzi ad alta voce.

Secondo te cosa cerca Domitilla nella lettura? E cosa cercano i tuoi affezionati lettori?

Domitilla nella lettura cerca una storia capace di portarla da qualche altra parte e farle vedere la realtà con occhi diversi. Per accettare che la storia possa essere quella del signor Antonino, che è, in partenza, completamente sbagliata e lontana dalle regole delle altre storie che lei è abituata a leggere, le servono alcuni capitoli e una certa fiducia nella propria curiosità. Ecco il punto: fiducia nella propria curiosità. Spesso i ragazzi sono spaventati dalla propria curiosità, vengono “tarpati” e bloccati da genitori sintetici molto apprensivi: non fare questo, non aprire quello, non toccare l’altro. Ho visto ragazzini andare nei boschi in gita con i guanti di lattice per non sporcarsi. Ecco, io dico: buttiamoli tutti nel fango e lasciamo che si divertano. Spero che i miei lettori trovino questo nelle mie storie: confusione, scoperta, curiosità, idee.

E’ stata una scelta meditata dedicarsi alla scrittura per ragazzi?

Sì. Ho un contratto per un romanzo per adulti che non sono riuscito ad onorare. Ci riuscirò, ma… no so per tornare a Borges, si scrive quello che si riesce a scrivere.

Nella tua storia di scrittore tutto come ebbe inizio?

Con un concorso vinto, il Battello a Vapore. E da allora, mi hanno chiesto storie. E le ho fornite.

Quotidianamente, per te, che cosa rappresenta e cosa è diventata la scrittura?

In questo preciso momento, un’ossessione, nel senso che sto seguendo tanti giovani scrittori e ne sto facendo un gruppo, di cui sono orgoglioso. Dico davvero. Ho trovato tante storie e tanti narratori, chi più bravo, chi meno, ma tutti “cresciuti” nelle storie e con la voglia di raccontarle.

Quando inizi a scrivere una nuova storia hai già in mente un pubblico di riferimento?

Ormai sì. Anche se preferirei risponderti di no, che scrivo e basta. Ormai conosco i ragazzi, e scrivo a loro.

Ritornando a LA BAMBINA CHE LEGGEVA I LIBRI. Da quali sogni, suggestioni, idee è nato questo romanzo?

Da un viaggio in Val D’Aosta e alcune lunghe chiacchierate con due amici: Alessandro Stanchi, che in Vallé conosce tutti ; e Christian Antonini (il signor Antonino) con il quale ho condiviso la storia di Bayard e che si è occupato con me della stesura del romanzo.

La bambina che leggeva i libri

 Chi ha letto il romanzo lo saprà benissimo. Ma rivolgo ugualmente la domanda all’autore. Chi è Bayard? Come ti sei avvicinato a questa figura mitologica?

E’ il simbolo del cavallo da guerra. Fedele, selvaggio, imponente e soprattutto capace di unire: bisogna essere in quattro, amici e fedeli l’un l’altro, per cavalcarlo.

 Cosa si trova in questo momento sulla tua scrivania?

Il saggio “Breve trattato sulla decrescita”, un pupazzetto tratto dai cartoni animati di Hero 108, un’agenda strapiena di appuntamenti, l’ultimo Wired, il dizionario dei luoghi immaginari di Gianni Guadalupi e la mia valigetta da viaggio. Pronto alla partenza!

Grazie per la gentile disponibilità.

Prestissimo Moony su Atelier dei libri e possibilita’ di vincere il libro di Morga.

Notizia ufficiale, magica, da non perdere. Pubblicata sul sito ATELIER DEI LIBRI gestito dalla strega Glinda.

Facciamo copia e incolla:

Udite udite carissimi lettori dell’Atelier, vi avevo promesso delle sorprese e ci siamo! Sono davvero felice di annunciarvi che in settimana con noi avremo la fantastica e dolcissima Moony Witcher, autrice affermata di Fantasy bellissimi come La Ragazza della Sesta Luna, Geno e Morga la Maga del Vento!
Le opere di Moony sono state tradotte in più di 30 paesi, e da poco è uscito il secondo romanzo della sua ultima saga, ovvero quella di Morga la Maga del Vento edito da Mondadori! In occasione dell’uscita del libro e dei meravigliosi corsi di scrittura creativa per tutte le età che Moony ha deciso di tenere personalmente, l’Atelier ha deciso di ospitarla nel suo salotto e di intervistare la Maga Morga!
Per partecipare al giveaway dovrete pubblicizzare l’iniziativa esponendo il banner che ho preparato per l’occasione e COMMENTARE IL POST DELLO SPECIALE CHE APRIRO’ IN SETTIMANA!!
Ci saranno in palio per voi non uno, ma ben due romanzi della nostra Moony: MORGA La Maga del Vento, e MORGA e il Deserto di Alfasia!!
PARTECIPATE E POTETE VINCERE I LIBRI DI MOONY.