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Un vero leone di Matteo Gubellini

 Un vero leone autore e illustratore: Matteo Gubellini

Una bellissima favola sul coraggio di essere se stessi.

In primavera arriva il circo. Arriva con i suoi pagliacci, gli acrobati e gli animali feroci.Arriva anche Martino, il leone. Ma Martino non è un leone feroce: non sa saltare nei cerchi infuocati, né ruggire e spaventare il pubblico. Per questo, Martino viene cacciato dal circo. Ad aspettarlo fuori,ci sono i bambini che lo deridono, ma c’è anche Arianna, una bambina un po’ speciale e molto coraggiosa. Ha visto il disagio di Martinoe ha deciso di aiutarlo. Regala, perciò, a Martino il “nasino rosso” da pagliaccio.

Truccato da pagliaccio, Martino si sente finalmente un “vero leone”.

Moony risponde…Cara Ilaria..

CARA MOONY, due anni fa, a Natale, la mia professoressa di italiano mi regalò, senza che io abbia saputo nulla, un tuo libro: “NINA E IL MISTERO DELL’OTTAVA NOTA”, che lì per lì non mi ispirava. La mattina di Natale, ho cominciato a leggere il libro, e dalle prime righe ho subito capito che l’autrice del romanzo era semplicemente geniale. Tutti i torti non li avevo, e dopo due giorni il libro l’avevo già finito da un pezzo, perchè la lettura, una mia grande passione, mi travolge tantissimo. Ho letto tutta la saga, ma non ho avuto l’opportunità di leggere “MORGA”, che ho visto in libreria l’altro giorno, e che mi faceva fremere dal desiderio. Be’, dato che tu ed Elisabetta Gnone siete mitiche, per Natale aspetto solo i vostri successi. Grazie per l’attenzione!

P.S.: le persone come te non mi fanno mai smettere di sognare!

Ciao Ilaria,
sono contenta che ti sia piaciuta la saga di Nina e soprattutto che tu l’abbia scoperta grazie ad un regalo.
Sono certa che anche l’avventura di Morga ti appassionerà. Ma ti consiglio di leggere il primo libro: “Morga, la maga del vento”, e poi il secondo che hai visto in libreria: “Morga- Il Deserto di Alfasia”.
Ti auguro che l’amore per la lettura ti accompagni per sempre,
Moony

Incontrando Marta Dionisio nello specchio di Beatrice.

Un viaggio nel tempo. Due ragazze che si scambiano i ruoli, imprigionate l’una nel corpo dell’altra, in mondi ed epoche diverse: il nostro presente, e un passato prossimo che sembra però lontano anni luce. Non si tratta dei soliti anni Cinquanta, supersfruttati dai tempi di Pleasantville o Ritorno al futuro, né il Medioevo “saccheggiato” fin dai tempi di Uno yankee alla corte di Re Artù di Mark Twain. Piuttosto, i primi anni Quaranta, in vista dell’epilogo del fascismo e della guerra con i loro tragici, tutt’altro che fiabeschi colpi di coda.

Jessica: sedici anni, jeans a vita bassa, irrequieta, disordinata, cellulare dipendente. Una teenager come tante.Beatrice: coetanea di Jessica, studiosa e assennata, ligia ai regolamenti di casa; guai a presentarsi in ritardo a cena, guai a saltare una lezione a scuola. Anche lei, in fondo, una teenager come tante.

Impossibile? Tutt’altro, se si considera che Jessica vive nel 2010, mentre Beatrice è un’adolescente nell’Italia fascista degli anni Quaranta.

Due destini paralleli che s’incrociano un magico giorno d’inizio estate quando, di fronte a uno specchio, i volti di Jessica e Beatrice si scrutano increduli, terrorizzati, un attimo prima che le due ragazzine si ritrovino proiettate l’una nel corpo dell’altra.

Marta Dionisio per quelli che ancora non ti conoscono cosa possiamo dire di te?

Che sono una ragazza normalissima, frequento il liceo, mi piace uscire con gli amici, ora che è estate sto sempre al mare o in piscina. Amo viaggiare, spero un giorno di poter girare il mondo, magari lavorando per la rubrica di un giornale. Ballo la salsa, mi piace leggere i classici della letteratura e visitare i musei, soprattutto di arte antica e rinascimentale. Sono fissata con lo smalto per le unghie, ho paura dei cani e ho una collezione di calamite sul frigorifero.

Prendendo in prestito una citazione famosa?

“L’amore non si manifesta con il desiderio di fare l’amore ma con il desiderio di dormire insieme”

Non è molto famosa, però mi piace tantissimo (da “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, Kundera).

Da qualche mese è uscito nelle librerie il tuo primo romanzo “LO SPECCHIO DI BEATRICE” per la casa editrice Fazi. Prima di tutto complimenti. Ti va di raccontarci come e quando questo romanzo ha preso forma; da quali suggestioni, idee, esperienze?

Ho iniziato a scrivere qualche anno fa, la prima stesura è durata tre-quattro mesi. Per questo libro devo molto a mia nonna, che fin da quando ero piccola mi raccontava aneddoti sul periodo della guerra, quando aveva la mia età. Le sue storie mi hanno sempre affascinata, perché la vita di allora era totalmente diversa da oggi (mi divertiva soprattutto il fatto che due ragazzi non potessero uscire insieme senza un parente che li seguisse). Così ho deciso di prendere appunti e segnarmi le varie vicende e situazioni, e ho iniziato a lavorarci su. Per quanto riguarda la vita di Jessica nel 2010, mi sono ispirata alle vicende quotidiane della Roma di oggi.

Jessica e Beatrice come le descriveresti?

Jessica è una “figa”. E’ spigliata, spensierata, piena di vita, sempre pronta a divertirsi, con la borsa all’ultima moda, non vede l’ora di conoscere nuove persone e di uscire con i ragazzi. E’ però un personaggio dinamico, e nel corso della storia si dimostra altruista nei confronti delle persone a cui tiene. Beatrice è totalmente l’opposto: seria, studiosa, niente trucco né scollature, sempre obbediente ai regolamenti imposti dalla famiglia. Questo finchè, nel 2010, non impara a divertirsi anche lei, fino a diventare più frivola e sgallettata della Jessica delle prime pagine.

Paragonandole a te quanto di loro ti assomiglia?

Diciamo che c’è qualcosa di me in entrambe. Da una parte, come Beatrice, sono molto studiosa, vado bene a scuola, ho sempre rispettato la mia famiglia e aiutato in casa. Il mio lato-Jessica invece ama divertirsi, uscire con gli amici, andare al cinema, ballare, fare shopping e seguire la moda.

La scrittura cosa rappresenta per te?

Per me scrivere è un momento magico in cui entro in un mondo che appartiene solo a me e che funziona come voglio io. Scrivere questo romanzo è stata una bellissima avventura, in cui ho vissuto in prima persona le vicende dei personaggi.

Quando hai iniziato a scrivere e come sei arrivata alla pubblicazione con una così importante casa editrice?

Fin da piccola ho sempre scritto storie, racconti, diari di viaggio. Questo libro, come ho detto, è nato due anni fa, mentre seguivo un corso di scrittura creativa con Cinzia Tani. Quando le ho fatto leggere il manoscritto mi ha consigliato di mandarlo alla Fazi, e poi non lo so…non mi aspettavo che venisse pubblicato!

Mi sono piaciute moltissime le ambientazioni nell’Italia fascista degli anni Quaranta. In che modo ti sei documentata per renderle così reali?

Devo tutto ai miei nonni e ai loro racconti sulla guerra. Loro sono di Civitavecchia, che è stata bombardata nel ’43. Perciò, anche se la città in cui vive Beatrice non viene mai nominata, è come se avessi parlato di un fatto storico vero e proprio, che i miei nonni ricordano benissimo. Anche i costumi, le usanze e i vestiti vengono dal mio blocchetto di appunti presi durante i racconti dei miei nonni.

Il rapporto con lo specchio; che unisce le diverse dimensioni, che confonde, sostituisce…come ti è venuto in mente?Mi ricorda un pò il viaggio di Alice attraverso lo specchio, ma in una dimensione reale del nostro mondo.

Molti mi chiedono se abbia preso spunto da Alice, ma non ci ho minimamente pensato. Mi serviva un escamotage per collegare le due storie, per mettere a diretto confronto le protagoniste. Lo specchio permette a Jessica e Beatrice di guardare la propria vita dall’esterno: attraverso lo specchio magico del bagno non si riflettono più, ma imparano a riflettere su se stesse e sul loro modo di vivere.

Posso immaginarlo, ma te lo chiedo lo stesso, come ti senti ad aver realizzato il tuo sogno?

Provo mille sensazioni diverse, sono contenta, emozionatissima, ogni volta che vedo il mio romanzo in libreria mi metterei a saltare e a dire a tutti che sono io l’autrice. Però forse non ho ancora realizzato fino in fondo: mi capita di svegliarmi la mattina e chiedermi se è tutto vero, perché è successo tutto così velocemente ed è una cosa bellissima.

Stai già scrivendo qualcosa di nuovo?

No ma mi piacerebbe. Ormai mi sono affezionata alla mia Jessica, magari può fare qualche altro viaggio nel tempo…

Sarebbe ottima come idea.

Il villaggio della gioia, viaggio in Tanzania

Padre Fulgenzio Cortesi, missionario Passionista, giornalista e scrittore che da oltre quarant’anni si occupa di ”africanità”, è il Fondatore e Presidente del Villaggio della Gioia che sorge a dar es Salaam in Tanzania. È un uomo che non ama parlare di sé ma piuttosto della sua “Africa”, come ama chiamarla, e dei suoi bambini, che salva dalla disperazione di una vita terribile che li rende “già vecchi e stanchi di soffrire” prima dell’adolescenza. La fede e una volontà incrollabile sostengono Padre Fulgenzio nella realizzazione del suo grande progetto di vita.

Padre Fulgenzio, sempre più sconcertato dai dati catastrofici del rapporto mondiale della Sanità sull’Aids che denuncia la cifra spaventosa di 28 milioni di orfani in Africa, ha fondato un nuovo istituto religioso, “le Mamme degli Orfani” per poter alleviare la sofferenza di milioni di bimbi.

È PRONTO UN NUOVO LIBRO DEL VILLAGGIO DELLA GIOIA

LA BELLEZZA SALVERÀ IL MONDO

Le perle nere del Villaggio della Gioia

UNA RACCOLTA DI 87 MERAVIGLIOSE FOTOGRAFIE CHE RITRAGGONO FRAMMENTI DI VITA QUOTIDIANA DEI BAMBINI, ARRICCHITO DA FAMOSE CITAZIONI IDEALE PER I VOSTRI REGALI DI NATALE!!!!

Sito internet Il villaggio della gioia 

Inoltre, se come me amate questo continente a forma di cuore chiamato Africa , e volete saperne di più, vi consiglio qualche libro.

Nelson Mandela raccoglie in questa antologia il meglio dell’immaginario fiabesco africano. Le storie più belle e antiche, raccontate nella forma in cui ce le restituiscono oggi le metamorfosi prodotte da secoli di peregrinazioni. Ma anche alcune storie nuove che fanno da corollario al corpus della tradizione. Ad arricchirne la forza e i colori, un corredo di illustrazioni, appositamente create da sedici artisti africani. Il popoloso universo di uomini e animali che abitano questo continente con la loro generosa umanità e l’istintiva disponibilità al sorriso è colto attraverso gli squarci folgoranti dell’arida essenza dell’Africa, tramite il caleidoscopio dei suoi colori assoluti, del bagliore accecante del sole, della foschia azzurra delle montagne. All’orizzonte il benevolo sollievo offerto dall’acqua e dalle foglie. “Le mie storie più care”, le definisce Mandela. Storie antiche quanto l’Africa, raccontate attorno ai falò della sera da tempo immemorabile, universali nella loro capacità di ritrarre gli animali e la loro umanissima magia.

Il piccolo Kirikù nasce in un villaggio africano che viene terrorizzato dalla strega Karabà. Karabà è una donna bellissima e crudele e si circonda di feticci che sono ai suoi ordini. Tiene il villaggio in pugno, ha prosciugato la fonte, ha rubato tutto l’oro alle donne e la leggenda dice che mangia gli uomini. Il valoroso Kirikù, appena nato vuole già salvare il villaggio dalla strega e scoprire il segreto della sua malvagità. Dopo molte avventure, Kirikù riesce a raggiungere la montagna incantata e a parlare con il saggio che conosce i segreti di Karabà.

Anche in Africa il tempo in cui le fiabe venivano trasmesse oralmente si avvia alla fine. Nel Ciad, in Nigeria, nel Ghana, Guinea e Tanzania, studenti africani hanno raccolto su nastro ciò che ancora vive dell’antica tradizione popolare. Fiabe e motivi favolistici noti anche da noi appaiono qui in singolari varianti esotiche; ma si tratta soprattutto di temi a noi estranei, legati al paesaggio tropicale e alla cultura dell’Africa Nera: la minaccia degli spiriti della giungla e degli animali selvatici, e la lotta contro la fame sempre viva e presente.

Meto abita con la sua famiglia in un piccolo villaggio della Savana. Un giorno arriva una jeep che trasporta alcuni turisti, tra i quali c’è una bambina con un orso di peluche. È un animale che Meto non ha mai visto! Quando si accorge che la bambina l’ha dimenticato, attraverserà tutta la savana per restituirglielo…

Piccola scrittrice, Elena Cecotti

Elena Ceccotti ha 17 anni, abita a Vizzolo Predabissi e frequenta il quarto anno di liceo classico Verri di Lodi.Elena Ceccotti è in procinto di pubblicare il suo primo romanzo: “Dafni e Cloe in Manga Grecia”, da lei stessa illustrato, che le ha permesso di dare libero sfogo alla fantasia e alle sue più grandi passioni: la scrittura e il disegno.

Di cosa parlerò il suo romanzo? Cloe è una ragazzina dal carattere solare, dotata di uno spiccato talento letterario. Dafni è un adolescente irrequieto, dall’enigmatica bellezza lunare e dal temperamento artistico-musicale. Entrambi sedicenni, i due sono gemelli ma non si somigliano affatto. Nati e cresciuti nel Paradiso delle Ninfe, un luogo favoloso svincolato da limiti di tempo e spazio, vengono catapultati nel caotico ventunesimo secolo, in una città frenetica e trafficata, distante dallo splendore dell’antica Grecia, il cui riflesso aveva illuminato la loro infanzia. Ora, infatti, i due giovani sono chiamati a crescere e trovare il proprio posto nel mondo, a partire da un grigio liceo classico, tra professori fin troppo severi, compagne di classe fragili o invidiose, nuovi amici, cuori infranti e tanti sogni… Sogni che si riassumono in un desiderio di amore e libertà espresso da disegni, cartoons, racconti istruttivi tratti dalla mitologia greca. Le avventure di Dafni e Cloe si traducono così nella ricerca dei sentimenti profondi alla base di ogni forma d’arte e di ogni autentica esistenza, dall’antichità ellenica alla contemporaneità, dalla “Magna” Grecia alla “Manga” Grecia.

Il libro  a breve potrà essere acquistabile sul sito della Oge, nel frattempo si possono prenotare le copie scrivendo a dafni.cloe@virgilio.it

Ariel che sapeva volare

Un romanzo indimenticabile, raccomandato da STEPHENIE MEYER, la celebre autrice di “TWILIGHT”: “Ariel che sapeva volare è un piacevole miscuglio tra La casa nella prateria e X-Men: ho sorriso molto leggendolo (tranne per la parte in cui ho pianto). L’ho dato a mia mamma e l’ho letto ai miei figli. E’ davvero un libro per tutte le età! Preparatevi: vi toccherà il cuore.” Stephenie Meyer

“Essere nient’altro che te stesso in un mondo che fa di tutto, giorno e notte, per renderti come tutti gli altri, significa combattere la battaglia più dura che un essere umano possa combattere. Non smettere mai di lottare.”: con questa suggestiva citazione del poeta E. E. Cummings, si apre l’indimenticabile storia della piccola Ariel, la cui lettura difficilmente potrà essere interrotta, se non per riprendere fiato.

Una ragazzina “diversa” e speciale perché Ariel sa fare qualcosa che non appartiene a nessun altro al mondo: volare. Non può farne a meno, volare la riempie di gioia, oltre al fatto che le risulta facile e naturale come respirare. Ma in una piccola comunità avere delle qualità fuori dall’ordinario non è certo cosa da sbandierare. Ed è così che Ariel viene educata: a reprimere ciò che è, per sembrare come tutti gli altri, pur correndo il rischio di sollevare sospetti e diffidenza per il suo spirito solitario. E infatti la cosa difficile per Ariel è farsi degli amici, perché considerata da tutti come una “strana”. E i suoi genitori non hanno nessuna intenzione di tollerare questa faccenda, in un ordine di cose che non può e non deve essere messo in discussione con simili stramberie…
Quando il segreto di Ariel sarà scoperto da tutti, per lei e “per il suo bene” ci sarà l’affidamento a delle forze speciali governative, che si prenderanno cura di lei. Ariel verrà portata in una scuola di massima sicurezza pensata e organizzata appositamente per ragazzini come lei, con abilità superiori. In quella che sembra un’accademia per giovani geni, un’utopia, un luogo magico e ideale per tutto ciò che c’è di più speciale sul nostro pianeta, fa amicizia con uno straordinario gruppo di ragazzini. Ma le apparenze celano qualcosa di misterioso e inaspettato… Ariel scopre presto che il prezzo da pagare è altissimo. Per tutti. Troppo alto.
Un romanzo dove niente è quello che sembra e dove si impara a lottare per essere se stessi. L’esordio di una grande sceneggiatrice cinematografica, l’indimenticabile racconto di sfida, amicizia e coraggio di una ragazzina che sa, che vuole, che deve volare.
Traduzione di Silvia Cavenaghi. Età: + 11 anni

GUIDA AI FILM PER RAGAZZI

La prima guida cinematografica pensata per i ragazzi! Se è vero che le passioni più durature nascono da piccoli, una guida al cinema che parla il linguaggio dei ragazzi, con competenza, divertimento, precisione e passione può essere una preziosa alleata nella formazione dello sguardo di futuri spettatori.
Editrice Il Castoro è lieta di presentare una Guida ai film per ragazzi che è il frutto di un intenso lavoro redazionale durato tre anni, una guida ragionata, ricca di informazioni e curiosità, coloratissima e scritta con un linguaggio adatto ai più piccoli. Uno strumento prezioso per orientarsi nell’universo del cinema per ragazzi.

La Guida passa in rassegna oltre 700 schede di film disponibili sul mercato, reperibili in DVD, tutti regolarmente passati dalle sale cinematografiche. E’ uno strumento destinato ai ragazzi (da 0 a 14 anni) – per la semplicità di lettura e la grafica –, ai genitori che hanno bisogno di orientarsi nelle scelte, agli insegnanti che vogliono creare dei percorsi didattici e a tutti gli operatori che cercano una guida nel mare dei film per ragazzi.

Ma questa GUIDA non serve solo a scegliere il film giusto per una determinata occasione: è utile anche per approfondire tematiche e argomenti specifici, costruire percorsi consapevoli (attraverso un ampio indice per categorie), imparare le nozioni del linguaggio cinematografico (grazie al glossario), stimolare con numerose curiosità relative alla realizzazione di ogni film, oltre a invogliare a vedere le scene memorabili descritte nelle diverse schede. Ogni film è stato visto o rivisto appositamente prima della stesura della sua scheda dai vari autori, che si sono poi cimentati in un lungo lavoro dedicato al reperimento di dati tecnici e curiosità relative a ogni titolo.

In ogni scheda di un film, oltre ai dati tecnici, sono indicate le principali categorie tematiche di riferimento, il genere, suggerimento sull’età ideale dello spettatore.
Ogni scheda riporta anche la dicitura: “Se ti piace vedi anche” con cui si consigliano alcuni titoli che potrebbero essere apprezzati da chi ha amato un determinato film. Si tratta però di consigli talvolta anche poco prevedibili, in grado magari di allargare un po’ gli orizzonti pur rimanendo in territori contenutistici e/o formali simili.

In ogni scheda ci sono tre differenti sezioni: 1) una breve trama, 2) una sintetica descrizione dell’opera (con segnalazione delle scene più belle, divertenti del film in questione, oltre a ricordare le curiosità legate alla sua realizzazione), 3) l’immagine di una lampadina, che segnala eventuali insegnamenti di ogni film, i principali spunti di riflessione che possono essere generati dalla sua visione, soffermandosi soprattutto su ciò che di più riuscito (a volte, quando di riuscito vi è poco, ovviamente non abbiamo potuto mentire…) vi è in ogni titolo.
I termini evidenziati in rosso sono quelli di cui si può trovare una spiegazione nel glossario finale, appositamente redatto in modo da poter essere comprensibile anche ai ragazzi che non hanno mai sentito parlare di inquadrature, montaggio, flashback… I film che recano il bollino “Consigliato”, chiaramente, sono quelli che – secondo noi – non si possono perdere. Diversi inserti agili e colorati offrono, infine, approfondimenti su alcuni temi “speciali”: Animali davanti alla macchina da presa, Il fantasy, Harry Potter, Attenzione alle torte in faccia… Il Cinema in 3D, Vampiri, mummie e fantasmi, Supereroi dei fumetti.
La Guida ai film per ragazzi è stata compilata da Michele Ravasio, Mattia Mariotti, Francesco Zurlo con Barbara Sorrentini e Orietta Mizzoni.