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Megamind, in libreria e al cinema

Poco prima dell’uscita del nuovo film di animazione della Dreamworks, Megamind, arrivano sugli scaffali delle librerie cinque novità editoriali per scoprire in anteprima la storia del più incredibile super cattivo al mondo: Megamind. Un concentrato di malignità che non ha rivali e che sarà in tutte le sale cinematografiche il 17 dicembre. Il suo peggior nemico, Metro Man, viene a mancare. Una vittoria che diventa pura disperazione per Megamind: come sopravvivere senza un avversario? Non resta che crearne uno, su misura.

Per vivere le avventure di Megamind, cinque volumi che faranno divertire non solo i più piccoli: dai formati più classici, come La storia e La storia con le immagini del film, a quelli più di intrattenimento, come Il libro con gli adesivi, Il libro puzzle e il Minilibro, c’è una versione per ciascun gusto.

Radio Dynamo

Il progetto di Radio Dynamo (www.radiodynamo.it) nasce con l’obbiettivo di consolidare l’Outreach Program di Dynamo Camp; la creazione di una radio, diffusa attraverso il canale web, è dedicata ad un pubblico giovane con particolare attenzione ai bambini e ragazzi che hanno vissuto, vivono e vivranno la magia dell’esperienza offerta da Dynamo Camp.

Il progetto assume la qualifica di organizzazione non lucrativa di utilità sociale, adottandone l’ acronimo ONLUS.

L’obiettivo di Radio Dynamo è quello di riuscire ad interagire, in modo culturalmente ed emotivamente stimolante, creando una comunicazione permanente tra i giovani e la famiglia Dynamo intesa come insieme di volontari, animatori e rappresentanti dell’associazione anche quando il Camp non è operativo.

Per costruire questo strumento di comunicazione, i bambini e ragazzi diventano protagonisti dei contenuti radiofonici e allo stesso tempo ascoltatori della stessa Radio che si trasforma così in una innovativa forma di intrattenimento e di terapia veicolata dal potere della parola e della musica.

La radio è quindi uno spazio dedicato ai giovani ascoltatori che possono sentirsi parte integrante di un progetto costruito per loro, questo grazie, sia alla tecnologia utilizzata durante le sessioni del Camp, sia grazie al progetto di Radio itinerante all’interno di Ospedali, Case Famiglia ma anche Eventi.

Per fare questo Radio Dynamo è sempre alla ricerca di partner che possano darle modo di crescere e di offrire nuovi contenuti per un servizio sempre più completo e coinvolgente. Lo scopo è quello di creare delle collaborazioni che siano forti e durature nel tempo, con l’ intento di sviluppare un vero e proprio “punto di riferimento” per il target specifico e per gli ospedali che intendono attuare un programma di terapia alternativo per i loro pazienti.

Il 16 Giugno 2010 nasce RADIO DYNAMO. LA RADIO CHE FA STARE BENE.

Radio Dynamo è una web radio che trasmette 24 ore su 24 musica e contenuti realizzati con bambini affetti da patologie gravi e croniche in ospedali e case famiglia, secondo il principio di Terapia Ricreativa su cui si fonda Dynamo Camp.

Al Blu Note, tempio milanese del jazz, è stato infatti presentato attraverso una conferenza stampa il progetto Radio Dynamo. I rappresentanti dei partners che hanno permesso lo sviluppo di tale progetto si sono incontrati per darne finalmente conoscenza al pubblico che stava aspettando da mesi. Qui a lato il comunicato stampa, la pagina pubblicitaria, le foto e il video del lancio radiofonico con la prima diretta del 17 Giugno andata in onda su www.radiodynamo.it.

INTERVISTA A MOONY WITCHER SU DIARIO DI PENSIERO PERSI

INTERVISTA A MOONY WITCHER SU DIARIO DI PENSIERO PERSI….facciamo copia e incolla…

“”” Cari lettori,

oggi ho il piacere di avere come ospite qui nel blog Moony Witcher, famosa autrice per bambini e ragazzi che con i suoi romanzi ha avuto uno straordinario successo in Italia e nel mondo, che ci parlerà dei suoi romanzi e dei suoi corsi di scrittura online che organizza per bambini, ragazzi e adulti. Questi corsi sono utili per chi vuole approcciarsi per la prima volta alla scrittura già da bambino o chi vuole avere una valutazione professionale sul suo livello di scrittura. Una bellissima occasione per scoprire se si ha talento come scrittori e per ascoltare i consigli di una vera esperta del settore.

1. Ciao Moony benvenuta nel mio blog è un piacere per me averti come ospite. Ti va di presentarti hai lettori?

Con piacere. Sono una donna che ama leggere testi di filosofia, che adora cucinare e non potrei vivere senza gatti e pappagalli. La mia vita si condensa nelle parole che scrivo nei libri.

2. Al secolo sei Roberta Rizzo, una nota giornalista di cronaca nera. Come nasce l’esigenza di scrivere fantasy per ragazzi? Quando nasce Moony Witcher come scrittrice?

Il sogno, l’incanto, il superamento del dolore è avvenuto tanto tempo fa. Quando ero piccola. Da allora ho scalato montagne, graffiato le rocce, conquistate le vette ma il cielo è sempre troppo lontano e così, la fantasia mi ha portato a trasmettere ai più giovani che non si deve mai rinunciare ai proprio sogni e che i cieli sono sempre lassù ad aspettare il nostro sguardo. Per questo scrivo fantasy. Moony Witcher è nata con il primo libro “La bambina della Sesta Luna”, erano i primi anni del 2000.

3. Cosa ti piace dell’essere una scrittrice? C’è qualcosa che non ti piace?

E’ la mia passione scrivere. Dunque è solo un gran privilegio e una fortuna poterlo fare tutti i giorni. Non potevo desiderare di meglio dalla vita. Mi chiedi se c’è qualcosa che non mi piace….be’, ti rispondo che anche i momenti di sconforto o debolezza sono così armonici che li amo comunque.

4. Cosa fai mentre scrivi? Hai un particolare processo creativo?

Ci vorrebbero almeno un milione di pagine per descriverti il mio processo creativo. Quando nasce un’idea la cullo come fosse un bambino. Penso, rifletto, leggo, studio, viaggio, dipingo, cucino, curo il giardino, accarezzo i miei gatti…e solo dopo molto tempo, anche anni, inizio a schedare la trama. Questo accade anche se nel frattempo sto scrivendo un altro libro. Ti faccio un esempio. La saga di Morga è nata nel 2006. Ci sono voluti tre anni prima che iniziassi a scrivere il primo libro e poi il secondo. Scrivere è un processo lungo, intenso, doloroso, psicologicamente faticoso ma enormemente gratificante.

5. Con il tuo romanzo “La bambina della sesta luna” in Italia hai avuto un notevole successo tant’è che il libro è stato tradotto il ben 30 paesi. Ti aspettavi tutto questo successo?

No. Assolutamente no.

6. Da dove nascono le tue storie? Hai qualche autore o autrice di riferimento?

Nascono tutte dalla mia infanzia. Poi, come autori, amo in particolar modo i filosofi greci fino ad arrivare a Kant e Nietzsche.

7. Ti va di consigliarci un romanzo fantasy che ti ha colpito?

Sicuramente tutto quello che ha scritto Tolkien: il più importante autore fantasy che sia mai esistito.

8. Parlaci un pò dei tuoi corsi di scrittura online per bambini, ragazzi e adulti. Come sono organizzati e come si può partecipare?

L’idea di organizzare corsi di scrittura on-line nasce dalla grande richiesta che da molto tempo ho. Siccome era complesso fare corsi in tutte le città d’Italia per permettere a bambini, giovani ed adulti di partecipare, allora ho pensato di organizzarli on-line, così tutti possono tranquillamente iscriversi e seguire le lezioni da casa tramite mail. L’iscrizione è molto semplice, basta andare nel mio sito www.moonywitcher.com, cliccare sul corso adeguato alla propria età e compilare la scheda di iscrizione. A quel punto io inizio a spedire via mail le diverse prove che il corsista dovrà scrivere. Di norma i livelli per ogni corso sono tre. Mediamente ogni livello dura da un mese a due, dipende dall’età del corsista e dalle difficoltà delle prove da affrontare. Alla fine io consegno un diploma di frequenza.

9. Da dove nasce l’idea per questi corsi di scrittura? Per quale motivo hai deciso di dedicarti a quest’attività?

Come dicevo l’idea è nata per accontentare molti ragazzi che volevano imparare un metodo. Infatti tantissimi giovani desiderano scrivere e sognano di diventare scrittori. Però io lo spiego sempre che non basta saper scrivere correttamente e conoscere la grammatica per diventare scrittori. Serve ben altro…compreso il talento. E questo non si può certo insegnare ma si può “curare” con passione.

10. Quali consigli daresti ad uno scrittore esordiente che vorrebbe pubblicare?

Prima di tutto deve chiedersi perché vuole pubblicare un libro. Che cosa vuol comunicare, cosa pensa che succeda quando si pubblica un libro. Bisogna avere molta umiltà davanti al foglio bianco. Scrivere è come suonare, danzare, dipingere. Molti lo fanno ma pochissimi sanno trasmettere davvero emozioni. L’arte è proprio questa: sta nel dna di una persona.

11. Quali sono i tuoi progetti futuri?

Scrivere ben tre libri entro luglio 2011. Seguire la realizzazione di un cartone animato, scrivere la sceneggiatura di un film, insegnare alla facoltà di Psicologia di Firenze da marzo a giugno e magari iniziare un progetto editoriale dedicato ai bambini. Poi stramazzerò a terra e dormirò per almeno 10 anni 🙂

12. Grazie mille per averci fatto compagnia con questa intervista. E’ stato un piacere poter conversare con te. Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?

Grazie a voi. Il piacere è stato mio. Un ultima cosa: “Chi segue una stella può trovare l’origine della vita”.

L’ospedale delle bambole.

L ’Ospedale delle Bambole di Napoli, è un luogo particolarmente denso di memoria dove, dal 1800, esperti artigiani si prendono cura delle bambole “malate”.

L’Ospedale non ha l’aria della bottega antiquaria: è invece un coloratissimo negozio di giocattoli. Qui le bambole in plastica o gli orsacchiotti di pezza tornano a vivere. Molte aspettano il loro turno nell’atrio dell’ospedale. Oltrepassando il confine, nel retro del negozio, si arriva nella sala operatoria per bambole e orsacchiotti: una vecchia macchina per cucire e tutti i ferri del mestiere, forbici, uncini, aghi e spaghi vari.

Un vero e proprio angolo a sé nella caotica e sempre suggestiva via di S. Biagio dei Librai.

Qui sembra che il tempo, ma soprattutto il progresso tecnologico non abbia minimamente inalterato il lavoro che è rimasto fedele nello spirito e nella tecnica al modello arcaico conservando la tecnica ma soprattutto la passione che da sempre accompagna gli artigiani di questa famiglia che generazione dopo generazione si sono susseguiti.

L’anno 2000 vede l’inizio del progetto per la fondazione del Museo dell’Ospedale delle Bambole. Cento anni di attività testimoniati dalla presenza di centinaia di oggetti d’arte. L’obiettivo è di mettere a disposizione di tutti un patrimonio artistico di cui pochi sono tuttora a conoscenza. L’anno 2000 vede l’inizio del progetto per la fondazione del Museo dell’Ospedale delle Bambole. Cento anni di attività testimoniati dalla presenza di centinaia di oggetti d’arte. L’obiettivo è di mettere a disposizione di tutti un patrimonio artistico di cui pochi sono tuttora a conoscenza.

tratto da Wikineapolis.

Alice nel paese delle meraviglie…e le sue suggestioni.

Da qualche anno colleziono edizioni di Alice nel paese delle meraviglie. Amo moltissimo questo libro e tutto ciò che rappresenta  e quel che deriva. La magia, la fantasia, il mondo mai del tutto solo sognato. La crescita e il coraggio.

Alice nel paese delle meraviglie ha creato un mondo al di fuori di se stessa. Un mondo che ci permette a nostra volta di conoscere un Coniglio Bianco, uno Stragatto, un Cappelaio Matto, un Brucaliffo e una spietata Regina di cuori…

Una cara amica del web mi ha inoltrato un sito, che se come me, siete appassionate del personaggio di Alice resterete a bocca aperta. Potrete trovare di tutto…

ALICE IN OXFORD

   

Carte da lettera, borse, edizioni rare, francobolli, deliziose tazzine per prendere il The, magneti, saliere, orologi, gioielli e molto, moltissimo, altro.

La magica storia di Alice nel paese delle meraviglie, ricordiamo scritta da Lewis Carroll  , è stata fonte di isperazione per molti artisti che hanno rivisitato la favola. Tramutandola in oggetti creativi

Daniela Pupa  Daniela Pupa

(quelle che vedete in alto sono le creazioni  di Daniela Pupa)

  

(quelle che vedete in alto sono le creazioni di Scarlet Blake)

in quadri…

(quadro di Serena Solange Carluccio)

 in un cartone animato firmato Disney…

in un fumetto…..fino al celebre film di Tim Burton…

Notizia dell’ultima ora è un musical ispirato alle avventure di Alice. Uno spettacolo che, assicura Ginepro, attore e regista,  ”sara’ teatrale ma con ritmi cinematografici, perche’ il pubblico al teatro va certamente affascinato con le macchine teatrali, ma con ritmi veloci e moderni. I tempi cambiano e i ritmi della vita di oggi sono molto cambiati. La sola cosa che non e’ cambiata -aggiunge- e’ la voglia dello spettatore di sedersi in una sala buia per farsi raccontare una storia’.Con “Alice nel Paese delle Meraviglie-Il musical”  favola nel suo aspetto più onirico e fiabesco: quello dell’immaginario dei bambini  si apre sabato 11 dicembre (ore 21) la stagione teatrale comunale 2010 / 2011 del Teatro dell’Unione a Roma.

Ci sono anche libri che danno un nuovo aspetto ad Alice nel paese delle meraviglie.

Alice nel mondo dei numeri

La storia è nata per presentare i numeri dallo 0 al 9 ai bambini in classe prima o per il ripasso in classe seconda, ma è una gradevolissima lettura anche per i più grandi.
Alice un giorno viene risucchiata, come per magia, da un vortice e si trova catapultata in un mondo fantastico, in cui regna sovrano il numero. Qui incontra le cifre sia del mondo reale sia di quello della fantasia, fino addirittura al mondo dei proverbi e dei modi di dire. Alice conosce persone reali e fantastiche, compie esperienze gradevoli e affronta ostacoli e difficoltà, che supera mettendo in gioco la sua tenacia, la sua astuzia e la sua abilità logica, uscendo da ogni avventura un po’ più forte, matura e responsabile.

Alice nel paese delle meraviglie

Il grande classico della letteratura per ragazzi di Lewis Carroll, interpretato da Erminia Dell’Oro. Nelle illustrazioni di Davide L. Marescotti ispirate al mondo del fumetto, un’innovativa Alice teenager, di colore e cosplayer.

Alice nel paese della vaporità

Ben è un giovane londinese che soffre di allucinazioni. Per lavoro legge manoscritti. Una notte gli arriva un libro che si chiama “Alice nel Paese della vaporità”. Noi con lui seguiamo la storia di Alice, un’antropologa che vive in una Londra Vittoriana che non c’è mai stata. Alice viaggia nella Steamland, una terra invasa da un gas che provoca allucinazioni e mutazioni. Una terra in cui la realtà cambia a ogni istante, in cui “giusto” e “sbagliato” sono soltanto parole, e in cui le parole stesse si trasformano in odori e sensazioni. Quella di Alice parte come una ricerca, ma si trasforma subito in una lotta per la vita e per la morte. Alice dovrà sopravvivere in una terra oscura, in cui non c’è differenza tra orrore e meraviglia. Ben legge la sua storia. E qualcosa succede anche a lui.

Alice attraverso lo schermo. Da Poe a Carroll, viaggio nella letteratura fantasy nel cinema

Il cinema, sin dalle sue origini, ha sempre guardato alla letteratura per trarre ispirazione. Il genere fantasy e la fantascienza, in particolar modo, hanno attinto a piene mani da un certo tipo di racconti e di romanzi che durante oltre un secolo di storia cinematografica, sono stati interpretati e rivisitati secondo il preciso gusto di numerosi cineasti. Attraverso il confronto e l’analisi di testi celebri come “Alice nel paese delle meraviglie” e recenti bestseller come “Lovely bones” di Alice Sebold, questo agile volume compie un viaggio nel cinema fantastico mettendo in risalto, tra gli altri, i film che hanno segnato un’epoca (il mago di Oz, Matrix e il Signore degli anelli), piccole gemme (Donnie Darko e Sleepy Hollow) e gli ultimi capolavori di tre maestri della settima arte, che aprono una breccia nel cinema del futuro (Avatar, Amabili resti e Tim Burton’s Alice in Wonderland).

 

A noi non ci resta che continuare a sognare….

Il mondo visto attraverso i sogni dei bambini

Oggi vi parlo di un progetto davvero interessante. Riguarda i VOSTRI SOGNI.

Le esperienze di Dinamo Italia con la RAI e con organizzazioni internazionali quali UNICEF e ONU e con WWF Italia nella realizzazione di news realizzate con i bambini come piccoli giornalisti (Neonews, TG minimo, La liberazione dei cortili, Snow news ecc.) e spot sociali realizzati sempre con i bambini come interpreti,  hanno insegnato a KIDZ DREAM due cose fondamentali:

1) La forza e la sintesi delle cose raccontate dai bambini davanti ad una telecamera. Le parole e il modo di formulare i loro pensieri, le espressioni del viso, i gesti, forniscono una comunicazione unica, irripetibile e «bambinesca». Questo, però, a condizione che i bimbi si sentano a loro agio, al di fuori cioè da ogni sovrastruttura culturale e formale imposta dalla scuola, dai genitori o dalle stesse strutture dei media.

2) Le idee «vere» dei bambini sono un antidoto unico contro le stereotipie e banalità proprie dei media a grande diffusione. Tali idee, anche quando ripetono gli stereotipi del mondo degli adulti lo fanno con un inconscio e inevitabile distacco ironico, un’onestà spontanea che crea una distanza e un sano specchio deformante rispetto ai contenuti.

Da esperienze sul campo, come spesso capita, hanno notato che quando ai bimbi chiedevamo di raccontare un «loro sogno onirico», quello che si ricordavano meglio o che era loro piaciuto di più, si apriva un canale di comunicazione molto particolare.

I bambini – in età tra i 6 e i 12 anni – raccontano molto volentieri i loro sogni che ricordano con grande dovizia di particolari. Ma non solo, parlano in modo più forbito di quanto facciano normalmente e delineano racconti e situazioni complesse in modo chiaro e, per quanto possibile con materiali onirici, esaustivo.

Da qui l’idea di trovare un modo per far raccontare ai bimbi il loro sogni. Però la televisione non gli pareva in questo caso il mezzo più adatto e quindi il progetto è rimasto «stand by» fino a che sono arrivatu ad una possibilità di comunicare tali sogni attraverso WEB.

L’idea di realizzare un contenitore, una banca dei sogni dei bambini, trova una sua adeguata realizzazione su Internet.

Ai bimbi viene chiesto di concentrarsi sul sogno che ricordano meglio o preferiscono. Viene anche richiesto di pensare ai dettagli: i luoghi, i colori, le persone, ecc. Alla fine si propone loro di fare un disegno del sogno.

Dreamboxes

In modo molto semplice vengono realizzate delle riprese, tipo video box dei sogni. Camera fissa, spesso con dietro la lavagna. Risultato una serie di piccole interviste-racconto di 60-120 secondi. In esse i bambini con parole loro e con la propria gestualità raccontano il loro sogno: quello preferito, quello più pauroso o quello che ricordano meglio. Alla fine mostrano e spiegano le immagini del loro disegno.

Il sito

Il contenitore è un sito Web secondo il format Artefacta cioè composto solo di mappe e di piccoli film con i sogni dei bambini. Si parte da una mappa del mondo e si pongono degli indici nelle varie città dove i bambini hanno raccontato i loro sogni. Il processo si evolve fino ad avere in prospettiva moltissimi luoghi del mondo visti attraverso i sogni dei bimbi.

Lingue e sottotitoli

I sogni verranno sempre raccontati nella lingua madre perché non perdano di freschezza e spontaneità. È infatti essenziale che i bambini si sentano completamente a loro agio e possano raccontare il sogno nei loro modi: con le parole, le smorfie, gli ammiccamenti, i sorrisi e gli irripetibili movimenti delle mani e del corpo. Nel sito verranno quindi inseriti sottotitoli in varie lingue per rendere comprensibile a tutti il racconto, lasciando però inalterata la forza comunicativa originale.

La redazione: filtro attivo e costante

Nessun accesso diretto o blog o altre forme aperte di social network sono previste o ammesse per questo sito. Tutto arriva ad una redazione di esperti che decide e valuta le opportunità di messa in onda.È attualmente on line la prima fase del progetto, che si qualifica come «pilota», nel senso che con le prime interviste ai bambini si sta sperimendo, mettendo a punto e poi rodando il meccanismo realizzativo e produttivo.

Interviste realizzate:

SENEGAL: villaggio Mbour
NAPOLI: scuola elementare 73° Circolo Didattico Napoli
BARCELLONA: scuola elementare
VENEZIA: scuola elementare Armando Diaz
ROMA: bambini Rom presenti nella X circoscrizione del Comune di Roma
ROMA: scuola elementare Di Donato

Sviluppi di KidZdream

WEB 0/12 e la banca on line dei sogni dei bambini

Una volta lanciati il progetto ed il sito, si può implementare l’iniziativa in due modi:
– continuando a riprendere direttamente alcuni nuovi sogni dei bambini
– chiedendo alle scuole o ad altre organizzazioni di inviarci, in formato video, i sogni dei bambini.

Social baby networking

soprattutto questa seconda fase ci pare quella più interessante per lo sviluppo del progetto. Si prevede una redazione di KidZdream che contatti le varie scuole e organizzazioni e che poi invii il format a norma con cui realizzare le interviste.

Il filtro della redazione

Le interviste inviate verranno poi supervisionate dalla redazione e dopo un giudizio di congruità e opportunità messe on line.

Finalità di KidZdream: Campagne a favore dei bambini

KidzDream, abbinandosi a progetti internazionali di grandi organizzazioni quali Save The Children o altre, sposerà e sosterrà campagne con specifici obbiettivi a favore dei bambini: diritto all’istruzione, costruire una scuola o un campo di calcio, acquistare giocattoli, ecc. La campagna diventerà l’obiettivo di KidZdream per un tempo determinato, attraverso forme di comunicazione e di raccolta fondi mirata

KidZdream uno strumento con cui i bambini di tutto il mondo aiutano altri bambini

È questo un punto qualificante di tutta l’iniziativa. I bambini che raccontano i loro sogni, ovunque del mondo, debbono essere coscienti che partecipano anche ad un progetto che cerca di aiutare altri bambini con maggiori necessitàAi bimbi viene chiesto di concentrarsi sul sogno che ricordano meglio o preferiscono. Viene anche richiesto di pensare ai dettagli: i luoghi, i colori, le persone, ecc. Alla fine si propone loro di fare un disegno del sogno.

Dreamboxes

In modo molto semplice vengono realizzate delle riprese, tipo video box dei sogni. Camera fissa, spesso con dietro la lavagna. Risultato una serie di piccole interviste-racconto di 60-120 secondi. In esse i bambini con parole loro e con la propria gestualità raccontano il loro sogno: quello preferito, quello più pauroso o quello che ricordano meglio. Alla fine mostrano e spiegano le immagini del loro disegno.

disegni

Sul quotidiano “Il piccolo di Trieste” si parla di Morga.

Questo l’articolo apparso questa mattina sul quotidiano “Il piccolo di Trieste”.

Si intitola ”Morga la maga del vento” il nuovo libro di Moony Witcher, lo pseudonimo dietro cui si cela Roberta Rizzo (autrice della fortunata serie per ragazzi ”Nina, la bambina della Sesta Luna”), che esce domani. Ne anticipiamo l’inizio, per gentile concessione della casa editrice Mondadori. di MOONY WITCHER Rifugio dei Pirossi. Stagione Inveria – 23° giorno dell’anno 500. Temperatura 12 gradi sotto zero. Luna azzurra annerita e luna rossa diurne. Gonfi di disperazione per l’amore perduto e colmi di lacrime che sgorgavano come fiotti di sangue trasparente: così erano gli occhi blu di Morga. Occhi arrossati che mostravano tutto lo strazio che aveva nel cuore. Socchiusi come spicchi, s’illuminarono guardando i primi raggi della luna rossa che si stagliava accanto a quella azzurra e al piccolo sole pallido, incapace di donare la bellezza del giorno. Il cielo di Emiòs annunciava una nuova alba della stagione Inveria e dalle finestrelle quadrate del rifugio dei Pirossi entravano aloni di luce fredda e schermata dalle nuvole cariche di neve. Erano trascorsi pochi giorni dalla morte di Animea, madre coraggiosa e Gestale bellissima, uccisa dalle feroci Sentinelle di Okrad, il Gran Medonio dei Fhar, e la giovane Maga del Vento non riusciva a pensare ad altro. «Mamma, cosa farò adesso senza di te? Dammi la forza per continuare. Dammi ancora il tuo amore che mi faceva sperare» sussurrò affondando le mani infreddolite tra le morbide piume di Wapi. Il Pirossio bianco se ne stava in silenzio, accucciato in un angolo assieme alle Cicobìe, le cicogne dal becco lungo che avevano trainato la Vadria dal cielo di Aurea Nyos fino alla Casa della Bramante Bianca. Wapi allungò il collo appoggiando il becco sul volto di Morga rigato dal pianto. Il rifugio degli struzzi, a pochi passi dalla casa, era un luogo caldo dove i goffi pennuti si riposavano e le femmine adulte covavano le uova. L’allevamento di Eremia andava seguito con regolarità anche in sua assenza e la giovane maga non voleva trascurare gli animali che avevano bisogno di cure e cibo. Morga se n’era andata lì, nella loro tana, per allontanare la malinconia; sentiva il bisogno di tepore per calmare la tensione e distendere i nervi tesi come corde di Corteccia Ciungata. Vicino al suo caro Wapi si sentiva protetta. Anche lui, come lei, era unico e diverso da tutti gli altri. Con le sue piume bianche e il becco che sputava fuoco poteva accogliere la solitudine interiore dell’Imperfetta, era l’amico di tante sfide e sapeva accettare le fragilità della ragazzina che stava affrontando un’altra difficile giornata di lutto. L’irrefrenabile destino correva veloce, portando chissà dove la Maga del Vento e i suoi compagni d’avventura.

Aspetto anche i vostri di commenti su Morga.