Due libri davvero imperdibili

Giorni di zucchero fragole e neve” di Addison Allen Sarah (ed. Sonzogno, 19.00€):Josey è una donna di ventisette anni dotata di una singolare sensibilità e di alcune passioni segrete. Si è trasferita in una sperduta cittadina innevata per assistere la madre malata. La sua vita sarebbe assai monotona se non fosse che nella casa c’è un ripostiglio nascosto, dove la ragazza ogni notte ama chiudersi con le sue riserve di dolci e romanzi, da divorare in solitudine. Finché un bel giorno, misteriosamente, da quel luogo salta fuori un’esuberante e strana cameriera che la trasporterà in un paese delle meraviglie: quel mondo magico e incantato che Josey sognava e non aveva mai osato esplorare.

Corpo libero” di Ilaria Bernardini (ed. Feltrinelli, 14.00€): Assurdo che si chiami corpo libero, no?, aveva detto una volta Nadia. Perché assurdo?, aveva chiesto Carla. Dovrebbe chiamarsi corpo obbligato. O corpo costretto. Da quanto tempo meditavi su questa incredibile verità? Martina ha quattordici anni ed è una ginnasta professionista. Insieme a Carla e Nadia è in trasferta in Romania: il loro team partecipa alle gare di qualificazione per le Olimpiadi. La tensione è altissima e vincere è l’unica opzione possibile. Martina osserva Carla e Nadia, più carine, più brave, più ricche. Le guarda e le studia – i corpi adolescenti che dovrebbero esplodere e che invece sono intrappolati nella ferrea disciplina atletica, spia i loro giochi segreti, ascolta le loro continue, allarmanti profezie – e lotta con loro per un posto in squadra. Le sostiene ma anche le detesta, e cerca piano piano di ritagliarsi uno spazio speciale e tutto per sé. La competizione all’interno della squadra si somma poi alla spietata lotta contro le squadre degli altri paesi. Le cinesi, soldatine così spaventose e così precise, dominano i pensieri di Martina e delle sue compagne, insieme alla minuscola Petrika, luminosa stella rumena, che è senza dubbio la ginnasta più brava e quindi più odiata: il suo talento e la sua grazia diventano una minaccia per tutte. Nelle palestre e nelle arene, tra salti tripli, rondate e l’incubo di cadere di collo dalle parallele, fra boschi bianchi di neve e la temperatura sotto lo zero, la paura e l’orrore arrivano veloci e cattivi, proprio come i lupi. Nessuno prima era penetrato, con tanta implacabile esattezza, nella fragile perfezione di queste eroine adolescenti, per accompagnarle – non senza sorriso, non senza intenerimento – nel terrore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Codice di sicurezza CAPTCHA * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.