Un bambino si aggira fra le lapidi di un antico cimitero. Già questo è strano. I suoi occhi sono vispi capaci di vedere quello che a me non è concesso, visto che porto gli occhiali per lui è facile,ma vede oltre a quello che umanamante è possibile.
Lo guardo bene anchio,e noto i suoi strani abiti, mi ricordano un sacco o forse un saio…
Proverò a raccontarvi la sua storia, se volete saperne di più la trovate scritta fra le pagine del Il Figlio del cimitero, di Neil Gaiman, edito Mondadori.
C’era una mano che impugnava il coltello. Il coltello aveva un manico d’osso, lucido e nero, e una lama più sottile e affilata di un rasoio…. Incomincia così l’avventura di Nobody Owens. Dopo l’uccisione della sua famiglia, il piccolo gattonando, inconsapevole di essersi appena salvato la vita, raggiunge il cimitero. Lo spirito della madre , appena passata nel mondo dell’aldilà, ancora evanescente e incredula, lo affida ai coniugi Owens, anch’essi morti ma ora mai da secoli che offrono al piccolo la cittadinanza del cimitero, con la benedizione della Signora dal cavallo bianco, così viene chiamata la Morte.
E sarà proprio qui, fra lapidi e sepolture, fra tombe e targhe funebri, che con l’aiuto della sua nuova famiglia, e tutori degni di nota come Silus, l’unico che può uscire dal cimitero per procacciare cibo al nuovo arrivato oltre che essere un buon maestro “di vita” e “di morte ,e la signora Lupesco ( un mastino di Dio) , che Nobody chiamato anche Bod, diventerà grande.
La vicinanza con i morti gli permette di vedere nell’oscurità e di sviluppare speciali abilità: la capacità di svanire, di suscitare una raggelante paura sugli umani, di entrare nei loro sogni e ovviamente parlare, interagire , giocare con i defunti. Proverà a far parte degli umani, ma solo successivamente allo scontro con lo stesso Jack del mazzo (per comprendere che cosa vuol dire vi affido alla lettura del libro) che ha ucciso la sua famiglia, potrà vivere fra i vivi.
Dormi dormi mio bambino Dormi bene fino al mattino Poi da grande, lo vedrai Per il mondo viaggerai. Danza una canzone Bacia i tuoi amori Scopri il tuo nome E sepolti tesori Affronta la vita, son affanni e piaceri. Che non siano inesplorate Le strade di ieri.
Un romanzo di formazione, con caratteristiche psicologiche ben evidenziate, con una cornice fantastica e macabra, descritta in maniera evocativa e avvincente. Il figlio del cimitero è un romanzo piacevolissimo, che ti permette di fare la conoscenza di personaggi adorabili, che non restano linee d’inchiostro sul foglio,ma che sembrano in tutto e per tutto reali, e ti piacerebbe ballare con loro, portando fiori bianchi fra i capelli, in una Mabradanza (capitolo cinque).
Lo stesso Gaiman, poco dopo aver terminato,la stesura del romanzo l’ha descritto come “…la preferita tra tutte le cose che ho fatto e ne sono orgoglioso, e mi rende felice quando le altre persone la apprezzano come me.” Non mi resta che andare a fare una visita al cimitero più vicino della mia città. A voi, BUONA LETTURA.
Consigliato: per chi adora Neil Gaiman, per chi colleziona gioielli letterari, per chi si vuole concedere un intrattenimento intelligente, chi aprezza i libri illustrati da Dave McKean, per chi s’incanta ad osservare le lapidi antiche, per chi non crede che la morte sia priva di vita…e per tutti gli altri.
neil gaiman è un mito!!!!