IL GUERRIERO DELLA LUCE di Alessio Scalia – Secondo Livello Adulti. Corso di Scrittura Online

Mi inchino dinanzi a Tania e dico: “Principessa vuole venire al ballo con me?”
Lei si copre la bocca con la mano, sorride. “Stupido ti ho già detto sì”
“Volevo chiedertelo da tempo in questo modo” dico imbarazzato.
Mi guarda imbambolata. “Sai… non so perché, ho la sensazione che se un giorno mi trovassi in pericolo, tu non esiteresti a rischiare la vita per me”.
“Diciamo che preferisco evitare rischi. Ma per te ucciderei anche una piovra gigante”. Gli do un bacio sulla mano. “Vogliamo andare?”
Tania mi scocca uno sguardo malizioso. “Un momento… Tu sei il tipo simpatico, piccoletto, intelligente, molto popolare a scuola, che è pieno di amici e che crede di incantare le ragazze con gesti galanti, giusto?”
Attendo un attimo prima di rispondere. Questa volta non voglio sbagliare. Non voglio mentire. Voglio cominciare nel migliore dei modi.
Mi rabbuio. A bassa voce dico: “Io non so chi sono. Sto cercando di scoprirlo. Ma una cosa la so per certo… quando sto accanto a te il mio cuore batte più forte”.
Lei mi accarezza una guancia. “Anche tu mi piaci”.
Restiamo a fissarci come imbambolati e poi… un lungo bacio appassionato.
Trascorro una serata di balli, baci e risate. Eppure non riesco a lasciarmi andare. Mi sento turbato. Verso le ventidue torno a casa.
È il momento della verità.
Mamma si sta sfaccendando nel lavandino della cucina. C’è silenzio. Nessun altro in casa. Il momento giusto per chiedere, per sapere. Mi fermo ai margini della porta incapace di fare un altro passo.
“Matteo, com’è andato il ballo? Ti sei divertito?” chiede con la sua solita voce gentile.
Non riesco a pronunciare nemmeno una parola, una sillaba. Per spiegarmi preferisco immaginare una rosa e in un attimo un fiore di luce bianca brilla tra le mie mani. Lo porgo a lei.
Mamma sospira, le palpebre tremolanti.
“Che cos’è? Un altro dei tuoi giochi?”
Scuoto la testa e mostro le mani che pulsano di magia.
Lei sussulta. “No! Hai scoperto i tuoi…” Chiude l’acqua, lascia tintinnare un piatto e mi stringe al petto. “Avevo intenzione di dirtelo. Ma quando ho visto con i miei occhi come hai ucciso quella tigre. Eri piccolo e avevo paura di perderti per sempre. Non volevo crescerti per poi vederti andar via di casa da guerriero magico”.
Lacrime insistenti sgorgano dagli occhi della mamma.
“Tu sapevi!” mormoro. “Sapevi e me lo hai tenuto nascosto”.
Singhiozza e annuisce. “Perché ti voglio bene”.
Quelle parole mi gelano il cuore. “Anch’io te ne voglio, mamma”.
“Una sera, stavo per rincasare dopo essere passata dal panettiere” comincia a narrare in tono triste. “Un uomo e una donna piuttosto strani che sbucarono da una porta di luce aperta nell’aria come per magia, mi pregarono di prendere e allevare quel bambino. Eri bello, con due occhi colmi di gioia e un sorriso innocente. Ci aiuti. Lo allevi solo fino a quando un giorno vi lascerà per affrontare il suo destino. È il Guerriero Luminoso, ripetevano. Lo prenda ci stanno inseguendo. E così feci”.
Mamma tossì e fece una pausa.
Crollai su una sedia. Assorto da quel racconto che mi era stato tenuto nascosto per tutto questo tempo.
“Dopo averti preso in braccio” riprese mamma a narrare. “E allontanato dai tuoi veri genitori, corsi verso casa in preda al panico. Lasciandomi dietro le loro urla di strazio. Vidi solo l’ombra di altre due sagome mostruose che li facevano a pezzi”.
“Allora è vero sono… morti!” sospirai.
“Sì. Mi dispiace. Il tuo laser è l’unico ricordo che ti ho tenuto del regno a cui provieni: Dorax”.
Abbraccio mamma come non ho mai fatto. Sono un po’ arrabbiato con lei. Poteva dirmi tutto prima, mi avrebbe reso la vita più facile. Comunque sono felice di conoscere la verità.
Poi sbircio dalla finestra e asciugo gli occhi con le maniche della camicia.

“Allora hai poteri magici?” dice una vocina triste alle mie spalle.
Mi volto e scorgo la testolina di Pierdavide, mio fratello minore. Mi avvicino a lui con il cuore a pezzi. “Hai ascoltato tutto?”
Pierdavide fa cenno di sì con la testa mostrandomi un occhio nero.
“Che ti è successo?” chiedo.
“Un tipo dopo la scuola mi ha picchiato” piagnucola. “Avrei voluto essere grande come te in quel momento”.
Sorrido e gli accarezzo i capelli.
Poi scendo le scale.
I miei nuovi compagni di avventura hanno un’espressione misteriosa.
“Sei pronto?” mi chiede Lucas.
Non faccio domande, ormai sono abituato alle sorprese. Alzo la testa e dal balcone Pierdavide mi sta osservando. Com’è tenero, penso. Voglio fare qualcosa per aiutarlo.
Mi viene un’idea.
“Velchiorre puoi creare un cellulare magico per lui?”
“Non è un problema” dice il vecchio mago, che dopo aver pronunciato una parola incomprensibile mi consegna un telefono a forma di cuore rosso lucido. Per scoprire i tasti e il display bisogna aprirlo come un quaderno.
Faccio cenno ai ragazzi di attendere, vado su da Pierdavide. Gli consegno il dono tra le mani. “Tieni è tuo!”
“Oh!” fa lui sorpreso. “Cos’è”.
“È un cellulare magico” lo informo. “Si chiama Openheart. Ogni qual volta avrai paura o dovrai prendere una decisione importante, aprilo e poggialo sul tuo cuore. Immediatamente arriverà un messaggio sul telefono. Se avrai il coraggio di fare ciò che dice quel messaggio, anche se può sembrarti stupido o rischioso, crescerai e diventerai sempre più forte, te lo prometto!”
“Wow! Grazie!” esulta Pierdavide sfrecciando per la sua camera.
Tornai dai nuovi amici che mi attendevano impazienti.
“Velchiorre apri un varco per Dorax” ordina Lucas.
Il vecchio recita un incantesimo, agita le mani e davanti a noi appare una porta di luce azzurra.
“In un secondo saremo in un altro universo!” esclama Tony.
E chi l’avrebbe mai detto che da quel momento avrebbero avuto inizio le avventure del Guerriero Luminoso. Un guerriero magico, coraggioso, che uccide i malvagi e che incute timore grazie ai suoi grandi poteri. Un condottiero dal nome più semplice del mondo: Matteo Fugiotti.

4 pensieri su “IL GUERRIERO DELLA LUCE di Alessio Scalia – Secondo Livello Adulti. Corso di Scrittura Online

  1. Questo racconto mi ha coinvolto molto. Tutti abbiamo delle paure nascoste ma basta credere in noi stessi per far uscire tutto il nostro coraggio e farci affrontare anche quelle situazioni che ci sembrano davvero difficili, impossibili da superare. Mi è piaciuto moltissimo perchè oltre ad essere pieno di significato è anche ricco di suspence, di creature fantastiche e di momenti emozionanti. Bravissimo l’autore.Complimenti.

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