Da una decina di minuti, davanti allo specchio del bagno, provo a pettinarmi: i capelli non vogliono proprio assumere la forma che più mi piace. Così abbandono la spazzola con uno sbuffo, agguanto la bottiglietta di profumo e spruzzo verso la maglietta e sul collo.
Quando esco dal bagno, Pierdavide mi fa l’incontro imbronciato. “Dove stai andando? posso venire con te?”
È piccoletto. Ha capelli neri corti schizzati in aria come un istrice e veste sempre con maglie e felpe dei cartoni animati. Trascorre la maggior parte del tempo a collezionare figurine. Ha dieci anni, ma ne dimostra otto.
“No! I ragazzini della tua età non possono entrare in discoteca!”
Pierdavide sbuffa e lascia intravedere un lungo graffio al collo, ancora fresco e rossastro.
“Come te lo sei fatto?” chiedo. “Fa vedere”.
Mi fissa con occhi lucidi. “Ehm… non è niente… sono caduto con… con la bicicletta, sì!”
Non l’ho bevuta, secondo me qualche mascalzone lo ha menato e lui non vuole farlo sapere. Lascio cadere la cosa, so cosa significa essere punti nell’orgoglio.
Prendo di fretta portafoglio e cellulare e sfreccio per il corridoio. Mi affaccio un attimo in cucina: non c’è nessuno. Mamma sarà affacciata al balcone.
“Sto uscendo mamma!” grido.
“Stai attento. Non fare a botte!” fa lei.
Sospiro. “Ok!”. Me lo ripete tutti i santi giorni.
Stupendo questo racconto.Faccio i miei complimenti all’autore. E’ricco di fantasia e suspence…
Voglio lasciare il mio commento perche’ questo racconto mi e’ piaciuto parecchio!!!!!!Bravo l’autore!!!!!!!
Un racconto ricco di fantasia e creatività. Bravo!!
Questo racconto mi ha coinvolto molto. Tutti abbiamo delle paure nascoste ma basta credere in noi stessi per far uscire tutto il nostro coraggio e farci affrontare anche quelle situazioni che ci sembrano davvero difficili, impossibili da superare. Mi è piaciuto moltissimo perchè oltre ad essere pieno di significato è anche ricco di suspence, di creature fantastiche e di momenti emozionanti. Bravissimo l’autore.Complimenti.