Quando Isabelle eredita l’azienda di famiglia deve fare ritorno da Berkeley al Messico. Appena arriva scopre che una bambina selvaggia si aggira in stato animalesco per le stanze nella casa di famiglia. È la nipote, autistica e vittima di maltrattamenti, che vive come una specie di “cosa”, incapace di parlare e di comunicare con gli altri esseri umani. La zia decide di civilizzare la ragazzina e la chiama Karen. Karen è la protagonista e narratrice di questo insolito ed emozionante romanzo. Sarà lei a condurci per mano attraverso l’avventura della sua educazione, dell’evoluzione del suo pensiero, del suo quasi-amore, dei suoi viaggi per il mondo e della sua brillante carriera nel business di famiglia. Ne viene fuori un’eroina unica, originalissima, distante e tenera, forte e fragilissima, libera e solitaria, geniale e incompresa che sta conquistando i lettori di tutto il mondo. Un romanzo straordinario sulla diversità e sulla libertà, sui mille sentieri inattesi e pericolosi per i quali ognuno di noi cammina col suo personalissimo fardello di qualità e difetti, speranze e ossessioni.