La fine dell’estate (1992-2015)
Elisa Sartarelli
Editore: LFA Publisher
Pag 86
Prezzo € 11.00
Il mare culla i ricordi della fine dell’estate del 1992 sul litorale romano. Un romanzo breve in cui un’adulta ripensa a un’estate in cui era una ragazzina e assisteva alle vicende di alcuni adolescenti, tra i quali sua sorella. Sono gli ultimi giorni di agosto al mare e il punto di vista è quello dei ragazzi, che vivono in un mondo spesso sconosciuto agli adulti. Amore, amicizia, pettegolezzi estivi e la vita invernale dietro l’angolo. Riflessioni, digressioni, paure e speranze di una bambina di undici anni, in contrapposizione con l’io adulto della narrazione. Un diario che racconta di un mondo in cui le notizie fluivano senza social network, senza internet e senza cellulari. Un romanzo per i ragazzi e per gli adulti, che ricorderanno quanto piccole cose possano sembrare insormontabili a quell’età. Ci sono brevi passaggi di una presente estate vissuta dalla protagonista adulta a San Vito Lo Capo, in Sicilia. E poi, inesorabile, arriva sempre la fine dell’estate, che lascia il sapore dei ricordi estivi mentre si riprende la solita vita. Ma i ricordi non passano mai.
Elisa Sartarelli è una giornalista, scrittrice e blogger. Laureata in Lingue e Letterature Moderne all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ha pubblicato la sua tesi come saggio letterario dal titolo Il mondo di Frances Hodgson Burnett: The Secret Garden, Little Lord Fauntleroy e A Little Princess (La Riflessione 2010), e ne sta progettando una riedizione arricchita. È autrice e illustratrice di diversi libri per bambini ambientati nel mondo fantastico delle Quadrobambole. Nel 2015 ha pubblicato Viola su carta – Saggio sulla scrittura a mano e non solo (Arduino Sacco Editore) con l’introduzione della grafologa Iride Conficoni. Ha fatto da revisore di stile al libro Gli anni oscuri di Bergoglio – Una storia sorprendente (Àncora Editrice 2016), versione italiana della biografia di Papa Francesco dal titolo Aquel Francisco (Editorial Raíz de Dos, 2014) scritta dai giornalisti argentini Javier Cámara e Sebastián Pfaffen.