Le movenze delle mani, il tentennare della testa e il ciuffo ribelle che danzava sulla fronte di David. Tutto sembrava così inverosimile. C’era pace in quella musica. C’era dolcezza. C’era quello di cui Constanze aveva bisogno.
Si alzò dal letto appena lui staccò le dita dai tasti. David rimase seduto a guardarla incantato dai suoi occhi verdi, illuminati dalla bellezza.
L’abbraccio fu interminabile. Fu come il volo di due gabbiani sul mare azzurro.
L’incontro dei volti, il contatto delle guance e poi delle labbra.