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#ProposteDiLettura: Halloween. Storia e tradizioni di Jean Markale

Cosa meglio leggere in questi giorni di “Halloween. Storia e tradizioni” di Jean Markale. Tra dolcetti o scherzetti, zucche intagliate e mostriciattoli danzanti, non potevamo che cercare un libro che ci mettesse nel giusto spirito per apprezzare appieno il periodo. In questi giorni che finalmente stanno volgendo al freddo invernale, Halloween. Storia e tradizioni ci svela i retroscena di una notte da molti associata agli Stati Uniti ma che in realtà risiede nella ben più antica festa celtica di Samain.

Halloween. Storia e tradizioni Markale JeanHalloween. Storia e tradizioni
Jean Markale

Editore L’età dell’Acquario
Pagine 168
Prezzo € 16.00
Età 16 in su

Già da diversi anni, in Italia come nel resto d’Europa, zucche, maschere di vampiri e fantasmi, scope da strega e altri attrezzi consimili, occupano le vetrine dei negozi durante l’intero mese di ottobre; e la sera del 31 adulti e bambini, in un’atmosfera carnevalesca, festeggiano Halloween. Ma di quale ricorrenza esattamente si tratta? Molti pensano, a torto, che questa festa arrivi dagli Stati Uniti. In realtà Halloween – una parola inglese che significa «notte sacra» – riprende gli antichi rituali druidici di Samain, le cui origini risalgono all’antica Irlanda.
Durante la notte di Samain – nel corso del plenilunio più vicino al 1° novembre – il mondo dei morti si ricongiunge con quello dei vivi e viceversa, poiché secondo un detto celtico «la morte non è che il mezzo di una lunga vita». In seguito, questa festa pagana fu trasformata dalla Chiesa in quella di Ognissanti.

Jean Markale – un autore molto amato dal pubblico italiano – ricostruisce la storia di Halloween a partire dai tempi più remoti, analizza le sue successive metamorfosi, per arrivare al modo in cui si celebra nella nostra società, che, curiosamente, sembra ignorarne il senso e l’importanza.

#ProposteDiLettura: La casa che mi porta via di Sophie Anderson

La proposta di lettura di oggi è stata scelta perchè titolo e copertina mi ricordano tremendamente il film di animazione Pixar, Up. Uno dei miei preferiti tra tutti i film Disney Pixar.
Leggendo poi la trama, ho scoperto che l’autrice ha incluso Baba Yaga come personaggio del racconto. Baba Yaga fa parte del folklore slavo ed è solitamente vista come una potente strega alquanto enigmatica. Sono sicura che anche in questo libro Baba Yaga, anche se non è il personaggio principale, saprà dare quel tocco in più essenziale ad ogni storia. Fatemi sapere se avete letto il libro e cosa ne pensate!

Proposte di lettura, copertina di La casa che mi porta via di Sophie Anderson
La casa che mi porta via
Sophie Anderson

Editore: Rizzoli
Pagine: 336
Prezzo: € 17.00
Età: da 9 anni in su

La trama del libro

Marinka ha dodici anni e la cosa che vuole di più al mondo è trovare un amico. Un amico vero, in carne e ossa, umano. Ma non è facile farsi degli amici se si è nipoti di Baba Yaga e si vive con lei in una casa con zampe di gallina che si sposta in continuazione. La nonna di Marinka, infatti, è una Guardiana dei Cancelli che accompagna le persone nell’aldilà e anche lei è destinata a seguire le sue orme. Ma si deve per forza obbedire al destino che qualcun altro ci ha assegnato? Marinka non sopporta più la solitudine in cui è costretta a vivere e quando conosce una ragazza della sua età, forse l’amica che cercava, rompe tutte le regole. Non immagina certo le conseguenze! Una storia intensa tra Anna dai capelli rossi e La sposa cadavere, con una protagonista coraggiosa che, a forza di scavalcare gli “steccati” imposti dalle circostanze, riesce a costruirsi una vita tutta sua.

L’autrice
Sophie Anderson è nata a Swansea, in Galles, ed è cresciuta ascoltando i racconti della madre scrittrice e della nonna, che le ha trasmesso l’amore per le favole e le leggende della tradizione slava. Geologa e insegnante, vive nel Lake District con il marito e i tre figli. Le piace andare in canoa, camminare e sognare a occhi aperti. Il suo più grande desiderio è continuare a scrivere storie che spingano i bambini a esplorare il mondo e ad apprezzare la diversità. Con La casa che mi porta via ha ricevuto la candidatura per la Carnegie Medal, il più importante premio inglese per la letteratura per ragazzi.