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Intervista su Forkids!

Una nuova intervista sul sito Forkids! Vi propongo come sempre un estratto…per leggere tutta l’intervista andate qui

A dicembre è uscito l’ultimo titolo della saga di Morga, la maga del vento (Mondadori) ora Moony Witcher è chiusa nel suo maniero a scrivere tra gatti e calamai una nuova saga. Abbiamo interrotto il suo ritiro per farle qualche domanda.
Come è nato l’idea di Emiòs, il pianeta della Galassia Sperimea, un mondo dove non esiste amore della saga di Morga?
In realtà Emiòs è la proizione di un futuro triste e senza speranza. E’ il pianeta dove l’umanità si estingue, dove l’uomo non esiste più e la causa è da ricercarsi proprio nel nostro attuale modo di vivere: senza rispetto della natura, senza salguaguardia delle equità sociali…e naturalmente senza amore e solidarietà. Infatti l’amore è il filo rosso che lega tutta la saga, questo sentimento che l’umanità sta dimenticando…cancellando…annientando.

Intervista a Moony su Luminosi Giorni

Un estratto dell’intervista pubblicata sul blog Luminosi Giorni, testata editoriale, che potete trovare per intero qui.

CONVERSAZIONE CON MOONY WITCHER

1) Scrittori, ma anche musicisti, intellettuali e studiosi che da Venezia e dal Veneto parlano al mondo hanno un merito che va riconosciuto. Quello di essere dei protagonisti, portatori di novità, da qui, vivendo qui e soprattutto producendo qui. Ti senti portatore di questa centralità veneziana e veneta nella produzione culturale della città e della regione?

Devo dire con grande amarezza che le istituzioni veneziane mi deludono moltissimo. Sebbene i miei romanzi siano tradotti in ben 34 Paesi del mondo e l’accoglienza che ricevo quando gli editori esteri mi invitano a presentare i romanzi e incontrare i lettori, non riesco ad aver alcun contatto con la cultura della mia città: Venezia. Nonostante le ripetute sollecitazioni al Comune e la presentazione di progetti culturali per i bambini e i giovani non ho mai avuto risposte positive e neppure cortesi. Anzi. Ciò mi porta ad allontanare il pensiero e svolgere altrove il mio operato. L’incanto, la bellezza, il mistero e l’unicità di Venezia resta nel cuore e naturalmente i miei sentimenti si posano sui fogli e solo scrivendo riesco a stare in equilibrio e amare la città che mi ha visto nascere.

Il resto lo trovate su Luminosi Giorni

Su Fantasy Magazine Moony Witcher

Cari amici di Moony sul sito FANTASY MAGAZINE Moony parla della magia della scrittura, magia che tutti possono cogliere frequetando i suoi corsi on line.

Sentite cosa ha detto la nostra amata Moony a riguardo….

Come è nata l’idea di “Imparare a scrivere con Moony Witcher”?

L’idea è nata da quando, alcuni anni fa, ho iniziato a ricevere racconti, storie, poesie scritte dai miei giovani lettori. Il pensiero ricorrente è di voler scrivere un libro: l’esempio di Paolini, diciottenne, che ha scritto Eragon, ha aperto speranze inconsulte! Spesso i bambini hanno delle idee e già immaginano la pubblicazione del loro libro e il conseguente successo. Ma non è così semplice scrivere! Così ho pensato che sarebbe stato utile aprire dei corsi per spiegare ai ragazzi come nasce l’idea di un racconto e come si struttura una trama. Per vari anni ho organizzato corsi in diverse città italiane ma non potevo certo accontentare tutti. Per questo ora ho realizzato un sito internet www.moonywitcher.com dove ci si può iscrivere a corsi on-line.

Tu personalmente come hai imparato a scrivere? Ringrazi qualcuno in particolare? Un parente, un insegnante, un autore…

Ho imparato a scrivere studiando. Studiando filosofia. Devo ringraziare il professor Umberto Galimberti, le sue lezioni e gli esami che ho dato sono stati per me passi in avanti nella comprensione del pensiero filosofico e non solo. Ma ancor prima dell’univeristà devo dire un grazie ad una maestra che, in quinta elementare, mi ha fatto amare la lettura e la scrittura.

A fine ottobre c’è già stato un seminario faccia a faccia con ragazzi e adulti interessati. Che esperienza è stata? Ritieni di aver imparato anche tu qualcosa da loro?

Il corso di scrittura che ho organizzato alla Scuola Superiore di formazione Rebaudengo, associata all’Università pontificia di Torino, è stato veramente interessante. Il gruppo di allievi si è dimostrato non solo sensibile ma anche molto preparato. Mi hanno dato molto umanamente e io spero di aver contribuito alla loro crescita nella scrittura.

Hai trovato più stimolante avere come interlocutori i bambini, i ragazzi o gli adulti?

Sicuramente i bambini e i ragazzi sanno trascinarmi in un mondo dove ombre e luci si confondono. Dove tutto è possibile. Dove la curiosità e la fantasia galoppano oltre le nuvole.

I tuoi insegnamenti sono rivolti a tutte le fasce di età. Mai pensato di scrivere un romanzo ‘per adulti’?

Sì, ci sto pensando. E forse, lo scriverò.

Come funzionano i tuoi corsi di scrittura online? Come ci si iscrive?

Basta andare nel sito, cliccare sul corso adatto alla propria età, compilare la scheda. I corsi, tutti, si dividono in tre livelli e ad ogni livello corrisponde un periodo nel quale io spedirò via mali una serie di materiali e di test. I corsisti dovranno concludere le prove scritte che poi correggerò e valuterò. Più si va avanti nei livelli e maggiori saranno le difficoltà: ma il tutto sarà sempre accompagnato da spiegazioni, riflessioni e commenti. Alla fine dei tre livelli sia i bambini, i ragazzi e gli adulti, saranno in grado di scrivere un racconto con una trama adeguata. I racconti li pubblicherà nel sito.

Seminario e corso online: due modi per imparare a scrivere apparentemente differenti. Quale metodo di insegnamento preferisci?

Il metodo è quello di portare alla lenta comprensione che un’idea può trasformarsi davvero in un racconto. Che le parole hanno un senso e bisogna rispettarle tutte. Che l’importante non è solo la grammatica o la sintassi: fondamentale è pensare e avere qualcosa di VERO da dire.

Come scrittrice che percorso segui quando devi iniziare a scrivere un libro? Dov’è che tutto inizia? Con i personaggi, l’ambientazione o la trama?

Nasce dall’osservazione di un volto. Di un albero. Di una chiesa. Di un paesaggio. Dentro la mente albergano molte idee e solo l’esterno può dare la spinta a realizzare un testo con le parole e i concetti che penso. Non amo la banalità e la mediocrità. La natura ci regala ogni secondo miliardi di sensazioni e di visioni uniche ed irripetibili.

Cosa consiglieresti a un aspirante scrittore (oltre naturalmente iscriverti ai tuoi corsi)?

Di leggere. Molto. Sempre.

L’intervista è della bravissima Pia Ferrara.

Per altre info mi raccomando scrivete a Moony.