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Proposte di lettura: Una voce dal lago di Jennifer Donnelly

Una voce dal lago Jennifer Donnelly
Editore: Mondadori
Pagine 336
Prezzo € 11,00
Età 11+
Uscita: 20 settembre 2016

Nell’America del 1906 si cresce in fretta. A soli sedici anni Mattie ha una famiglia da mandare avanti e decisioni difficili da prendere: sposarsi o studiare per diventare scrittrice? Sarà proprio nelle amate parole che Mattie troverà la forza per affermarsi e dare voce anche a chi non l’ha più. Come Grace Brown che, prima di morire, le ha affidato le sue lettere piene di vita e di speranza.

Jennifer Donnelly
Ha scritto numerosi romanzi per adulti e ragazzi. Il suo capolavoro è Una voce dal lago, col quale ha vinto la Carnegie Medal, il premio letterario più importante in Inghilterra. Risiede a New York dove vive della sua scrittura.

Altri libri dell’autrice:

Waterfire Saga - Deep Blue Jennifer Donnelly

Il mistero dell’oro di Dongo di Paolo Di Vincenzo

Questa volta usciamo un pò dai soliti schemi e vi presento un romanzo per i più grandi. E’ uscito da pochi mesi Il mistero dell’oro di Dongo del giornalista e scrittore Paolo di Vincenzo.
Il romanzo di genere giallo, basandosi su fatti storici veramente accaduti nell’Italia di non poi molti anni fa, racconta una storia di fiction ricca di mistero e intrighi che vi terrà col fiato sospeso per tutto il tempo.

Il mistero dell’oro di Dongo
Paolo Di Vincenzo

pag. 148
€ 10.00
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Un mistero insoluto da quasi 70 anni, un tesoro nascosto e poi dissolto, un carteggio mai trovato di cui si è tante volte favoleggiato che potrebbe far riscrivere la storia dell’Europa. Sono gli ingredienti di questo lavoro di fiction dove a elementi reali, l’oro di Dongo (il tesoro che Mussolini e i suoi gerarchi si portavano dietro nell’aprile 1945 per garantirsi la fuga dall’Italia che stava per essere liberata dal fascismo), il Vittoriale in cui Gabriele D’Annunzio venne più o meno confinato, se ne mescolano altri puramente immaginari, con un giornalista di Pescara coinvolto in un caso più grande di lui. Storia e invenzione si fondono in un giallo dagli esiti imprevisti e imprevedibili. Un plot inventato ma verosimile, dove servizi segreti, poteri forti, rigorosi servitori dello Stato e giornalisti indipendenti si fronteggiano come tante, troppe volte, è accaduto nella storia recente dell’Italia.

Paolo Di Vincenzo è nato a Pescara il 9 dicembre 1961. Nel 1985 si è laureato al Dams di Bologna. Nel 1986 ha cominciato a collaborare, come critico musicale, al Centro, il quotidiano dell’Abruzzo in cui è stato assunto nel 1990. Dopo qualche anno di cronaca è passato a Cultura & Spettacoli, redazione della quale è diventato caposervizio responsabile nel 1998, ruolo che ha conservato fino al 5 settembre 2011 quando si è licenziato. Adora Pescara, l’Abruzzo, oltre che l’Italia, ovviamente. Adora la musica, quella buona di qualsiasi genere, la buona cucina e le opere di John Fante e del figlio Dan Fante di cui è amico fraterno. Adora viaggiare e studiare inglese americano. Con la moglie Marina Di Crescenzo ha aperto un sito Internet: www.arteabruzzo.it. Sarà felice di rispondere a tutti quelli che vorranno comunicare il proprio pensiero su questo che è il suo primo libro. Contatti online: e-mail: pm1976@alice.it – info@arteabruzzo.it facebook: Paolo Di Vincenzo, Il mistero dell’oro di Dongo e ArteAbruzzo

Il romanzo è acquistabile su amazon.it, in versione cartacea (€10) e versione ebook kindle (€4):


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Il magnifico Spilsbury di Jane Robinson

Bessie Mundy, Alice Burnham e Margaret Lofty sono tre donne che hanno una cosa in comune: sono zitelle e cercano disperatamente un marito. Ognuna di loro incontra uno sconosciuto dalla chiacchiera facile, rimane incantata dalle sue promesse e lo sposa. Ma per tutte e tre il matrimonio diventa presto un’esperienza letale. La nazione si rivolge a un giovane patologo forense, Bernard Spilsbury, per capire se dietro la morte di quelle giovani donne, che lì per lì sembrano annegate in seguito a un attacco epilettico, non si nasconda invece uno o piú assassini. Dotato di un fortissimo carisma personale e di una fiducia nelle proprie conoscenze scientifiche che lo sosterranno nel corso di parecchi processi celebri, fino a farne un beniamino dei giornali dell’epoca, Spilsbury esegue le indagini con grande cura e, avvalendosi della pur scarsa tecnologia disponibile all’epoca, intuisce che le morti delle tre donne sono da attribuirsi a un unico colpevole. La Prima guerra mondiale è da poco iniziata, Londra è sotto la minaccia delle bombe degli Zeppelin, ma l’intera nazione è assorbita dal processo delle «Spose nelle vasche da bagno». Le storie di quegli omicidi riescono persino a scacciare l’orrore della guerra dalle prime pagine dei giornali: rappresentano un male ordinario e insidioso, che avviene in tranquille cittadine di mare, nel sereno svolgersi della vita coniugale, nell’intimità della casa. Se nella finzione Sherlock Holmes si avvaleva di una mente scientifica per risolvere i crimini, nella vita reale Spilsbury riuscì ad essere infallibile come il celebre detective grazie alla sua competenza, alla ricerca scientifica e alla sua testardaggine.